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Euroleague, Final Four – CSKA Mosca: “Un uomo in missione” Coach Messina alla ricerca della cinquina

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Conto alla rovescia ormai partito per l’inizio del grande evento del basket europeo, ovvero la Final Four in programma quest’anno al Forum di Milano Assago dal 16 al 18 Maggio. In vista del super week-end targato Euroleague, vi proponiamo un’approfondita analisi sulle quattro squadre partecipanti, che si daranno battaglia sul parquet di gioco per conquistare il titolo di campioni d’Europa. Oggi è il turno del CSKA Mosca.

CAMMINO STAGIONALE:

I russi guidati da coach Ettore Messina, giungono alle Final Four, dopo aver eliminato ai Playoffs il Panathinaikos per 3-2 al termine di una vera e propria battaglia, culminata con la gara perfetta in gara 5, dove il CSKA ha sfoderato una prestazione monstre soprattutto in chiave difensiva, annichilendo l’attacco greco a soli 44 punti realizzati, spiattellando così un trentello di differenza. Nelle Top16 il cammino parla chiaro: 12 vittorie e sole 2 sconfitte, che hanno valso il primo posto in classifica ai danni del Real Madrid. Nella VTB League invece il CSKA ha collezionato il terzo posto con il record stagionale di 16W e 2L, ed in settimana dovrà scendere in campo per l’inizio dei quarti di finale contro il Lokomotiv. Volgendo lo sguardo al futuro, promette scintille l’eventuale semifinale contro l’Unics Kazan, per un derby tutto italiano in panchina tra i coaches Messina-Trinchieri.

IL PERSONAGGIO:

Prima di snocciolare i dati statistici e le armi tattiche della squadra russa, una menzione d’onore spetta all’uomo seduto in panchina, coach Ettore Messina. “Un uomo in missione” titoliamo, e di fatti se l’allenatore italiano, dopo l’esperienza in NBA da assistant coach ai Los Angeles Lakers, è voluto tornare in Europa ed in particolare nel club russo già guidato dal 2005 al 2009, un motivo ci sarà. E quel motivo ha un nome chiaro e preciso: Euroleague Championship. Messina ha centrato la decima partecipazione all’atto conclusivo della coppa europea, avendo in bacheca già 4 trofei (2 con la Virtus nel 1998/2001 e 2 con il CSKA nel 2006/8). Le sirene NBA ricominciano a suonare, con gli Utah Jazz che sembrano in prima fila per riportarlo in terra americana, ma prima di ogni discorso, il coach italiano vorrà finire il proprio percorso così come lo aveva cominciato. In assenza dell’Olimpia Milano, l’Italia ha il suo portabandiera, sognando di veder sventolare il tricolore ancora una volta sulle spalle di uno dei coaches nostrani più amati.

PUNTI DI FORZA:

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Il proprietario magnate russo Sergej Kuscenko, non ha badato a spese pur di riportare il trofeo europeo nella bacheca del club di Mosca. I budget delle squadre russe resi noti e pubblicati qualche mese fa, affiancavano al CSKA l’annotazione di 38.8 milioni di euro spesi. La stella più splendente del team è Sonny Weems, ala piccola americana dalla fisicità straripante, prima vera arma da fuoco per l’attacco russo, miglior marcatore dei suoi nella stagione europea alla media di 12.6pt a partita, collezionando inoltre 3.5 rimbalzi e 3.6 assist. D’importanza capitale è il blocco di giocatori “made in Russia”, vero zoccolo duro del roster delineato da coach Messina, anima e corpo sul parquet di gioco. Su tutti spiccano: i lunghi Sasha Kaun – Viktor Khryapa. Al loro fianco spicca un altro pezzo fondamentale per assemblare ed amalgamare il resto del gruppo, il blocco serbo, formato dai due giocatori probabilmente più talentuosi Milos Teodosic mente e regista sopraffina della squadra e Nenad Krstic braccio destro, capace di dominare sotto le plance. Per completare il puzzle, ecco lo specialista dell’Euroleague: il vincitore delle ultime due edizioni, prelevato dai campioni dell’Olympiacos, Kyle Hines.

PRONOSTICO FINAL FOUR:

La semifinale di apertura prevista per le ore 18:00 di Venerdì 16 Maggio sarà quella tra CSKA e Maccabi Tel Aviv, mina vagante della fase finale, avendo eliminato a sopresa i padroni di casa dell’Olimpia Milano. Il pronostico pende dalla parte dei russi, avendo le carte in regola per regolare la truppa di coach Blatt, che tuttavia giunge a Milano scarica di pressioni e tensioni, con la mente libera per tentare la grande impresa, rimembrando il miracolo compiuto proprio sul parquet del Forum in gara 1 Playoffs contro l’EA7. In finale poi, come al solito, sarà più la testa dei giocatori ad essere decisiva, e come non ricordare la pazzesca sconfitta subita dal CSKA, due anni orsono nella finale di Istanbul contro l’Olympiacos, quando dal +19 del terzo periodo, i russi vennero rimontati e beffati con un canestro allo scadere. Che la delusione e il ricordo di quella tremenda mazzata, si trasformino in rabbia e sete di vendetta sportiva, per scacciare via definitivamente i fantasmi di quella serata.

Stefano Rossi Rinaldi – BasketItaly.it – Riproduzione Riservata