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Euroleague – Il Fenerbahce è campione d’Europa per la prima volta della sua storia

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Capitolo finale della stagione di Turkish Airlines Euroleague 2016/2017. Nell’inferno di Istanbul si affrontano il Fenerbahce di Obradovic, trionfante sul Real Madrid in semifinale, e l’Olympiacos di Sfairopoulos, che ha eliminato gli eterni rivali del CSKA.

Il pubblico turco esulta a 2″ dalla palla a due su uno straordinario alley  up di Udoh per Vesely che apre le danze come meglio non si potrebbe. Il Fenerbahce impone fin da subito la propria fisicità e riesce ad aprire gli angoli per i tiratori, 13-8 sulla bomba di Dixon. L’Olympiacos risponde con l’esperienza necessaria a guadagnarsi dei liberi e allentare la tensione avversaria. Spanoulis brucia la retina uscendo dal primo timeout del match riportando a contatto i suoi, 16-11. Birch, preferito a Milutinov nel quintetto iniziale, si difende come può contro lo strapotere fisico e tecnico di Udoh, ma è proprio il centro serbo a segnare un and-one per il 21-15. È l’uomo squadra per eccellenza, Nikola Kalinic, a dominare il primo quarto. L’ala di Obradovic segna 12 punti con 3/3 da tre, dimostrando di aver affinato la tecnica oltre che l’acume tattico negli anni al Fenerbahce. Su un buzzer beater di Bogdanovic si chiude il primo quarto sul 26-18.

Sfairopoulos allunga le rotazioni, dando spazio a Waters non impiegato in semifinale. Green riprende da dove aveva concluso venerdì, con la precisione dall’arco: 27-21. Come Kalinic grazie a Obradovic, Milutinov è un giocatore migliorato enormemente in ogni aspetto grazie ai consigli di Sfairopoulos, e lo dimostra attaccando di potenza in post Udoh e segnando il 29-25. L’Olympiacos cambia difesa e usa la match-up in uscita dal timeout per confondere gli avversari, con Bogdanovic a forzare due conclusioni. Si fatica a sentire fischi arbitrali e telecronaca, i tifosi fanno onore a un incontro dall’intensità pazzesca. Bogdanovic si redime con la bomba del 34-25 che forza il timeout Olympiacos. Vesely e Udoh difendono i tabelloni amici come nessuno in Europa e Spanoulis ha difficoltà nel chiudere le sue penetrazioni. Ci pensa perciò Printezis a segnare, mentre Bogdanovic rimane inarrestabile fino al suo terzo fallo che lo toglie dal match a 1:09 dall’intervallo lungo. L’Olympiacos mantiene i nervi saldi nonostante la superiorità degli avversari impedendo che il divario si ampli, 39-34 a fine secondo quarto.

Per il Fenerbahce 12 per Bogdanovic e 12 per un egregio Kalinic,per l’Olympiacos bene Birch con 10 e convincente Milutinov con 4. Dato interessante il 31% da due concesso dalla coppia Udoh Vesely. Obradovic sfida al tiro dalla lunga una squadra che non ha avuto grandi percentuali in stagione (34%), conducendo gli avversari verso uno stile offensivo loro meno proprio.

Dixon punisce la difesa a zona greca, ma gli replica immediatamente Mantzaris, cecchino di queste Final Four,  che si ripete poco dopo: 44-40. Primo calo di intensità nella partita a metà terzo quarto, con molti falli e le squadre che si preparano al rush finale. Ancora Milutinov schiaccia con prepotenza e segna in avvicinamento, ma il Fenerbahce riesce a mantenere le distanze, 51-44. La precisione dalla linea del tiro libero, mancata lo scorso anno contro il Cska, premia stavolta il Fenerbahce, 54-44. La bomba di Datome fa esplodere il palazzo e crea la prima distanza consistente tra le due squadre. Ancora l’italiano segna il 60-46, il Fenerbahce trova ora anche una buona circolazione di palla, ma è la difesa di Obradovic  a tenere i turchi in vantaggio 60-48 a fine terzo quarto. Stoppata imperiosa di Udoh su Papanikolaou alla ricerca dell’ennesimo canestro allo scadere.

Il Fenerbahce sembra inarrestabile. Udoh oscura ogni possibilità sotto i tabelloni e Antic segna la bomba del 68-50. Sfairopoulos prova a cambiare il quintetto schierando 3 guardie, Spanoulis, Mantzaris e Green. La fisicità sotto canestro è la più alta vista in Europa in stagione, come si addice alla finale della massima competizione continentale. Bogdanovic segna una bomba che sembra il canestro della staffa, e la difesa a zona di Sfairopoulos gli si rivolta contro: 73-54. Gli sforzi di Printezis sono vanificati ancora una volta da un meraviglioso Kalinic. Bogdanovic segna di classe l’80-61 a poco più di 2′ dalla fine.

Il punteggio finale è 80-64.

Gli ultimi minuti sono una passerella per i giocatori di Obradovic, protagonisti di una stagione travagliata ma capaci infine di raggiungere il titolo mai vinto da una squadra turca. Incoronato ancora una volta come il miglior coach d’Europa Zeljko Obradovic. La sua preparazione della partita nei minimi dettagli ha messo il Fenerbahce nelle condizioni di sfruttare le sue migliori qualità e mettere a nudo i difetti avversari.

Mvp Ekpe Udoh, che chiude una stagione mostruosa con una prestazione dominante su entrambi i lati del campo: 10 punti, 9 rimbalzi, 4 assist, 5 stoppate per 29 di valutazione totale.

Fenerbahce: Udoh 10, Mahmutoglu, Antic 4, Bogdanovic 17, Bennett, Sloukas 3, Nunnally 2, Vesely 8, Kalinic 17, Dixon 8, Duverioglu, Datome 11. All. Obradovic

Olympiacos: Green 7, Birch 14, Young , Papapetrou, Toliopulos 3,  Spanoulis 9, Waters 2, Agravanis, Milutinov 10, Printezis 7, Papanikolaou 3, Mantzaris 9. All. Sfairopoulos

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