fbpx
Home Coppe Europee EuroLeague Eurocup; serata amara per Sassari, il Gravelines passa al PalaSerradimigni

Eurocup; serata amara per Sassari, il Gravelines passa al PalaSerradimigni

0

Dinamo Sassari vs Reggio Emilia

Partita sempre in equilibrio quella vista al PalaSerradimigni, ad avere la meglio alla fine dei 40′ minuti è il Gravelines, che riesce per atletismo e polivalenza dei suoi giocatori a reggere bene contro la velocità della Dinamo.

 


Sassari parte con Devecchi in quintetto per Drake Diener, scelta tattica per non patire uno svantaggio fisico sui cambi difensivi, proprio i ritardi sui cambi in difesa però, permettono agli ospiti di prendere la testa della gara, in particolare con delle buone percentuali dalla lunga distanza; Sassari risponde col fisico, Gordon è subito un fattore nel pitturato, tanti rimbalzi e altrettanti punti da seconda opportunità, a metà quarto il punteggio dice 15-10 Sassari, con lo stesso Gordon pronto poi a inchiodare l’alley oop del +7 che costringe coach Mahe al time out.

Il minuto di sospensione fa bene a Dunquerque, Gray strappa anche gli applausi del PalaSerradimigni e Akpomedah con l’ennesima tripla del quarto riporta il punteggio in parità a quota 18.
Sacchetti decide di dare tanto spazio alle seconde linee, ma Sassari si inceppa in attacco e il quarto si chiude sul 20 pari. Ben 8 le carambole offensive raccolte dagli uomini di Sacchetti, 4 quelle di Gordon.

Pubblico ammutolito all’inizio della seconda frazione per l’infortunio di T.Diener, che nel tentativo di attaccare il canestro cade e rimane a terra dolorante tenendosi la gamba sinistra; Gravelines ancora implacabile dalla lunga distanza e time out Sassari sul 20-23.
Drake Diener prova a dare una scossa ai suoi mettendo dentro la seconda bomba di Sassari su 5 tentativi, ma il BCM continua a comandare, i Francesi si adattano molto bene al sistema di gioco dellas Dinamo, grande atletismo e polivalenza, che spesso punisce la difesa biancoblu. 23-29 a 6′ dall’intervallo lungo.
Gli ospiti trovano anche la doppia cifra di vantaggio, forti degli errori dalla lunga distanza di Sassari, Sacchetti decide allora di abbassare il quintetto, con M.Green, T.Diener e D.Diener contemporaneamente in campo, la scelta funziona, Sassari riesce a correre e con un paio di contropiedi fulminanti si riporta a -4, costringendo il Gravelines al time out.
L’inerzia però è nella mani della Dinamo, il parziale è 14-4, Sassari trova la parità e soprattutto ritrova T.Diener, che dopo lo spavento, trova nel parquet la miglior cura; Dunquerque ha bisogno di una grande prova di Lewis, davvero un fattore nel pitturato, il n°21 trasmette fiducia ai suoi,

Holland ritrova la mira dalla lunga distanza e al riposo lungo si va sul 39-44.
Per Sassari è servito lo spavento portato da Diener per dare una scossa alla squadra, al suo rientro, con il quintetto basso la Dinamo ha brillato, ricucendo anche 10 punti di svantaggio merito di un ottima difesa. Dunquerque è brava a sfruttare tutto il suo atletismo, soprattutto in post basso con Lewis, 12 per lui, e a colpire dalla lunga distanza, in particolare nel momento migliore dei padroni di casa, autori per altro di una eccellente prestazione a rimbalzo offensivo.

Holland e Drake Diener sbloccano il punteggio, Sassari sembra soffrire gli isolamenti avversari, ma ancora una volta grazie al contropiede, mette in crisi gli ospiti, 47-48 dopo 3′.
I mezzi pesanti dei padroni di casa, continuano a martellare, l’asse Gordon C.Green porta in testa i Sardi, con il Gravelines  che non trova la via del canestro sull’uno contro uno, i padroni di casa però non approfittano del brutto momento della squadra dell’ex Venezia Diawara, anzi si inceppano in attacco e ancora una volta Dunquerque si riporta al comando 49-52  a 3′ dal termine e time out Sassari.
T.Diener, continua a litigare con il ferro dalla lunga distanza, ma per fotuna della Dinamo, le palle recuperate da C.Green tengono a galla i padroni di casa, sempre bravi a giocare in transizione, ma non altrettanto capaci di sfruttare gli errori avversari.
In chiusura di quarto, Sassari ritrova il controllo, C.Green è mortifero dalla lunga distanza, T.Diener ritrova il canestro dal campo (2\6) e la Dinamo chiude in vantaggio la terza frazione 59-57. 

Bel duello fra Lewis e T.Diener ad inizio ultimo quarto, Gravelines continua però a martellare dalla lunga distanza, Gray sale a quota 21 e sul nuovo +5 ospite, coach Sacchetti è costretto ad un nuovo time out.
Dunquerque però è brava a difendere, nonostante Sassari cerchi attraverso il fisico di imporre il proprio gioco; a metà quarto, arriva il primo fallo dei Francesi e la Dinamo è costretta sempre inseguire, pagando amaramente una serie di tiri dalla lunga distanza respinti dal ferro. 59-59 a 5 dalla sirena.
Sacchetti si riaffida al quintetto con tre esterni per ricucire lo strappo, M.Green dopo aver visto i suoi andare sotto anche di 12, sblocca il punteggio da quota 59 segnando la tripla del -9 che spinge coach Meah al minuto di sospensione, con Sassari che prova la zone press al rientro in campo, scelta che però lascia tanto spazio alla corsa avversaria, gli ospiti dopo i primi secondi delle azioni riescono a trovare diverse corsie libere verso il canestro e mantengono le 10 lunghezze di distacco.
La Dinamo insiste con la difesa a tutto campo, Gravelines decide di giocare col cronometro e gli ultimi due minuti vedono Sassari inseguire di 9, prima della solita bomba da 8 metri di Drake Diener. 72-78
Sassari si affida al fallo tattico per provare un ultimo disperato tentativo di riaggancio, serve a poco, perché la Dinamo continua a sbagliare, consentendo agli ospiti di mantenere sempre una buona forbice di distacco.
La Dinamo comunque, già a conoscenza del risultato della gara di Ankara, in cui la formazione Turca ha battuto il Bamberg, punta sino all’ultimo secondo a ridurre la differenza canestri; finisce 79-85

Sassari alla fine dei conti paga e rimbalzo e pecca di lucidità, la condizione ancora precaria di T.Diener incide su tutta la squadra e una panchina poco prolifica, ha contribuito soprattutto nella prima parte dell’ultimo quarto, a portare l’inerzia nelle mani dei Francesi, bravi a non tremare nei minuti decisivi.