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Eurocup: Cantù travolta a Gran Canaria

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johnson odom, cantù

Impatto amaro con l’Eurocup per la FoxTown Cantù, uscita sconfitta 101-81 alla Gran Canaria Arena contro l’Herbalife di coach Aìto Garcia, al termine di un match che, salvo l’avvio sprint degli ospiti, ha visto gli spagnoli sempre in controllo. Troppo diverso è apparso lo stato dei lavori tra le due formazioni, con l’Herbalife in grado di proporre un basket di grande organizzazione in attacco e pressione difensiva, contro una FoxTown ancora slegata tra i suoi elementi, fattore che costa carissimo in difesa come testimoniano i quasi 200 punti subiti in due uscite ufficiali.

 Gran Canaria sfoggia il basket marchio di fabbrica di Garcia, fatto di pochissimo pick’n’roll, tanto movimento di palla con continui tagli back-door e un uso misurato ma chirurgico del tiro da tre. I difensori canturini reagiscono costantemente in ritardo, il tascabile Bellas si fa beffe del mismatch fisico con le guardie di Sacripanti, ma è lo sforzo collettivo degli spagnoli a fare la differenza sui due lati del campo, guidati da un Kyle Kuric che fa male dal perimetro, morde in difesa, ruba palloni e vola in contropiede, mettendo la firma su ogni momento decisivo del match. Cantù prova a fare la partita con le sue armi, essenzialmente quando può correre, come all’inizio, quando il pressing degli spagnoli, altro classico di Garcia, viene più volte battuto nel 3-11 esterno dopo 3′. Ma due fattori tagliano le gambe ai biancoblu, gli stessi di Varese: palle perse a grappoli, troppo spesso foriere di punti in contropiede per gli avversari e la disfatta a rimbalzo, con Gran Canaria a spadroneggiare sotto il tabellone ospite con il gigante Tavares e Levon Kendall, oltre al buon impatto di Dejuan Summers. FoxTown si accende di nuovo nel secondo quarto, quando Feldeine si carica sulle spalle la squadra e produce il -2 a 3 ‘ dal riposo, in virtù del 4/4 dall’arco e del ritmo che si alza e sembra mettere per un attimo gli ospiti a proprio agio. Immancabile arriva però il calcio al secchio del latte con due perse e altrettante conclusioni al ferro e la tripla di Kuric per il 51-40 che lascia poco sperare per la ripresa.

Alla lunga la difesa canaria, sempre molto aggressiva sulla palla e attenta a non concedere il primo passo ai penetratori canturini, manda fuori giri l’attacco di Sacripanti, con un Johnson-Odom che trova raramente buone letture e l’ultimo sussulto, a metà terzo quarto, affidato ancora a Feldeine e all’unico sprazzo di Dequan Jones, che ha la colpa poco dopo di spezzare il parziale favorevole con un tecnico che costa 4 punti e le ultime energie emotive per la pattuglia biancoblu. Il rotondo -20 finale è un duro biglietto da visita per il cammino europeo, contro l’avversaria più ambiziosa, ma che mette in mostra le attuali lacune di Cantù. E’ soprattutto il reparto lunghi a destare preoccupazione, considerato l’impatto ridotto dei due centri ed un Hollis evanescente, che segna solo la prima tripla del match per poi scomparire dai radar, ma è la dimensione collettiva fin qui a mancare su entrambi i lati del campo per Cantù, a dispetto del talento e del potenziale atletico a disposizione. La doppia sfida interna in arrivo Domenica contro Avellino in campionato e Martedì contro gli Artland Dragons (sconfitti stasera 64-70 in casa dall’ASVEL) fornirà i primi riscontri tra le confortanti pareti del Pianella.

Herbalife Gran Canaria – Foxtown Cantu’ 101-81 (24- 20, 51- 40, 70- 57)

Foxtown Cantu’: Johnson- Odom 14, Feldeine 25, Abass 3, Bloise 1, Mbodj 6, Jones 5, Hollis 4, Buva 2, Gentile 9, Williams 12. All. Sacripanti.

Herbalife Gran Canaria: Oliver 3, Newley 9, Urtasun 3, Bellas 14, Baez 9, Kendall 4, Santana 3, Pauli 6, Tavares 12, Kuric 21, O’ Leary 4, Summers 13. All. Aito

Stefano Mocerino

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