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Eurocup: Cantù cade in Francia dopo due supplementari all’esordio nelle Last32

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Joe Ragland & Denis Marconato (Acqua Vitasnella Cantu) vs Troy Bell (Grissin Bon Reggio Emilia)Arriva corta dall’impresa la FoxTown Cantù, sconfitta a Parigi 88-84 dal Nanterre all’esordio delle Last 32, dopo un’infinita battaglia con due tempi supplementari.

I biancoblu giocano un match coraggioso, dominato dalle difese (63 pari dopo i regolamentari), pagando la tremenda fisicità dei francesi, che cuciono la loro difesa addosso alle bocche da fuoco canturine tenendo Leunen a 0 punti con 0/6 da tre (ma 12 rimbalzi e 3 assist) e costringendo Aradori (14, 4/16 dal campo 8 reb e 4 ast) a sudarsi ogni sguardo verso il canestro. Non basta un indomito Uter (25, 10 reb e 12 falli subiti con 13/19 ai liberi) che regge l’urto in vernice contro Passave (8 più 3 reb) e Jahiteh (10 più 8r) per una Cantù che si affida più del solito all’1vs1, con soli 11 assist a fronte di 14 palle perse. A mancare agli uomini di Sacripanti è l’abituale circolazione di palla, che spiega il magrissimo 7/33 dall’arco, unito al 18/44 da due, con i biancoblu che devono mangiarsi le mani per il disastroso 27/39 ai liberi. Non fa molto meglio Nanterre a livello statistico (9/24 da tre, 18/37 da due), che però muove meglio la palla (22 assist con 19 perse) con un ordinato Meacham (6pti più 7 assist) e nei finali dei periodi decisivi trova maggiore lucidità, guidato da un Gladyr (30 con 7/11 da tre e 9/11 dalla lunetta) che dal terzo quarto in avanti prende possesso della partita, segnando tutte le giocate decisive anche negli overtime.

In cronaca. La difesa francese mette subito sabbia negli ingranaggi FoxTown. Nanterre con un paio di transizioni va avanti 15-10, ma il passaggio a zona di Cantù, con Marconato al centro che mette su un discreto ombrello difensivo zittisce l’attacco transalpino. Dopo il 15 pari firmato Jenkins (12, 4/12 dal campo), l’ultimo minuto sorride ai padroni di casa che pescano due falli del centro trevigiano e i 4 punti del 19-15 dopo 10′.

Tornata a uomo Cantù, Nanterre riprende a dare palla sotto. La difesa di coach Donnadieu collassa bene l’area e ispira il +6 su cui Sacripanti ferma la partita. FoxTown esce dal time out con l’8-0 firmato da Ragland (23, 2/8 da tre e 7 falli subiti) e Gentile (10, 2/6 da tre), che ristabilisce l’equilibrio, in un primo tempo che si chiude sul 29-31 ospite.

Stesso copione in avvio di ripresa con i francesi a capitalizzare la fisicità di Passave, ma con Cantù che risponde guadagnando falli e liberi, purtroppo spesso mal tirati. Sul 35-38 ospite è Gladyr a spaccare la partita con una sequenza micidiale (3 triple e 5/5 ai liberi per 14 punti), che segna l’unico break significativo del match sul 48-39. FoxTown ha il merito di non crollare e limita i danni con Ragland per il 53-46 alla terza sirena.

Quattro minuti di siccità da ambo le parti aprono il quarto periodo. Aradori mette due zampate di classe e dopo lungo inseguimento, con la tripla del bresciano e capitalizzando una manciata di secondi possessi (11 rimbalzi offensivi per Cantù nel 44 pari complessivo) Cantù sorpassa 58-59 a 2′ dalla fine. Ci pensa sempre Gladyr a ribaltare tutto con l’ennesima tripla (ma non l’ultima, purtroppo per Cantù) e sul +3 interno a 23” dal termine gli errori dei francesi ai liberi danno a Cantù l’occasione per mandare la partita al supplementare dalla lunetta, ancora con Aradori.

I biancoblu partono meglio e col lavoro e i falli subiti di Uter costruiscono due volte un +4 fino al 65-69 entrando negli ultimi due minuti. Ma la maledizione ucraina colpisce ancora con Gladyr che mette la giocata del match con la tripla assurda del -1 per un Nanterre spalle al muro. Cantù tiene il naso avanti, ma per due volte sul +3 prima e sul +2 poi, pasticcia in quelli che potrebbero essere i possessi del successo sparando a vuoto da tre. I francesi impattano a 71 dalla lunetta, ma con 11” a disposizione FoxTown non costruisce nulla se non la tripla da 10 metri di Ragland che non arriva al ferro, avendo nel frattempo perso Leunen e Jenkins per falli (di là fuori Passave e Meacham).

L’assenza del capitano si sente in difesa, dove Cantù si disunisce, colpita da Lighty (12 e 4 reb) e Thomas (10 più 8 reb), con Daniels (7, 5 reb e 4 ast) che in post basso mette i punti della staffa . Ragland con un paio di penetrazioni riesce a tenere cucito lo score sull’88-84 finale, in ottica differenza canestri, ma il rammarico per essere andati a un soffio da un’impresa potenzialmente già decisiva questa sera è grande in casa biancoblu. Fondamentale ora operare subito un reset mentale, per lasciarsi alle spalle la sconfitta e capitalizzare il doppio impegno casalingo contro Ulm e Pinar Karsiyaka che attende gli uomini di Sacripanti.

Stefano Mocerino

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