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Eurocup: Cantù lotta ma cede in casa all’Unics. Qualificazione ancora aperta

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darius johnson-odom, cantù

Non riesce l’impresa alla FoxTown Cantù, che tiene testa alla corazzata Unics Kazan nell’andata degli ottavi di finale, ma cede 64-70, affidando le speranza di passaggio del turno alla proibitiva trasferta russa della prossima settimana. Ci provano fino alla fine i ragazzi di Sacripanti, che pagano la superiorità fisica degli avversari e la maggiore profondità della panchina, soprettutto nel reparto lunghi.

Cantù ha il torto di impiegare un quarto di gioco per prendere le misure agli avversari, durante il quale la doppia dimensione di Fisher (11 più 11 rimbalzi), che colpisce da sotto e dalla media, e gli 1vs1 degli esterni, che lasciano sistematicamente sul posto i pari ruolo in biancoblu, producono il vantaggio ospite 19-27, che porta l’inerzia del match dalla parte russa.

La difesa brianzola cambia volto nel secondo parziale, in un match che l’Unics ha tutto l’interesse, riuscendoci, a tenere sotto controllo dal punto di vista del ritmo, come testimonia l’attenzione posta alla transizione difensiva che di fatto impedisce a Cantù di correre. Non da meno la difesa di Sacripanti però, che limita a 12 il bottino ospite del secondo perioodo, con Feldeine (12, 2/6 da tre) che nel frattempo, entrando dalla panchina, ha dato una fluidità diversa all’attacco. Sono le sue iniziative e quelle di Johnson-Odom (12, 3/5 dall’arco) a riaprire la partita, con i lunghi ad aumentare la fisicità in un area non più così agibile per gli avversari.

Ne esce un match ruvido nella ripresa dove gli attacchi non brillano (Cantù chiuderà 21/55 dal campo con 6/22 da tre, Kazan con 28/67 e 5/23 dalla lunga distanza), con il metronomo Bykov (14 e 2 assist) a scandire il tempo sincopato del match, ad impedire le temute fiammate dei padroni di casa. FoxTown non trova, se non a tratti, la circolazione di palla che potrebbe mandare in crisi la possente difesa di coach Pashutin (10 assist Cantù, ma fatica anche Kazan, solo 9 con 7 perse), ma difende efficacacemente il pick’roll di Langford (14, 5/13 al tiro e 6 reb), un problema nel primo quarto, e Jerrells (8 con 2 assist) e soprattutto tratta bene il pallone (solo 11 perse dopo le 28 di Sassari). I biancoblu mettono anche il naso avanti sulle triple di un valido Abass (8, 5 reb, 4 falli subiti) e DJO, prima di incartarsi a quota 54 a 3′ dall’ultimo intervallo, subendo l’1-9 in chiusura di terzo quarto. Sono i cambi sistematici della difesa Verde a bloccare i meccanismi FoxTown, con un Kaimakoglu efficacissimo sugli esterni nonostante la serata storta al tiro (3pt con 1/7 da tre, ma 6 reb e un +11 di plus/minus secondo solo al +17 di Bykov).

Il quintetto con Abass da 4 porduce effetti nella metà campo difensiva, propiziando la reazione di Cantù dal -10 a metà quarto periodo, col gioco da tre punti di Gentile (7 e 3 assist) e sfiorando poco dopo il riaggancio con Williams (10 e 7 reb, peccato lo 0/4 ai liberi) sul 64-65. Con l’Unics che ha smarrito la via del canestro, i biancoblu sprecano quattro occasioni, una dietro l’altra, per mettere la freccia, il ferro respinge le triple piedi per terra di Abass e Johnson-Odom, prima che Langford estragga dal cilindro due numeri dei suoi che mandano i titoli di coda. Il -6 finale lascia ancora aperta la porta della qualificazione, per una Cantù che per giocarsela in Russia dovrà portare in campo la disciplina difensiva vista dal secondo quarto in avanti. L’impressione è che il potenziale dell’Unics non si sia dispiegato appieno, specie nella metà campo offensiva, ma per il tipo di basket giocato da Langford e soci, una Cantù concentrata e con la giusta durezza mentale può diventare un’avversaria ostica anche a domicilio.

MVP: le capacità di lettura, controllo del ritmo e, non ultima, quella di prendersi responsabilità personali fanno di Sergei Bykov (14, 6/7 da due, 0/2 da tre, 4 reb, 2 ass, 17 val.) il nostro MVP. Nella sua regia le chiavi dietro ai parziali russi all’inizio e, soprattutto, a cavallo dei due quarti finali, nel momento in cui Cantù, sospinta dal fattore campo, poteva prendere in mano il match. 64-70 (19-27, 38-39, 55-60)

Tabellini e statistiche:

ACQUA VITASNELLA CANTU’ – UNICS KAZAN 64-70  (19-27, 38-39, 55-60)

FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 15, Feldeine 12, Abass 8, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 3, Shermadini 4, Hollis, Buva 5, Gentile 7, Williams 10. All. Sacripanti.

UNICS KAZAN:White 9, Langford 14, Bykov 14, Likhodey 2, Panin 3, Gubanov, Sokolov 4, Kaimakoglou 3, Antipov 2, Freimanis ne, Fischer 11, Jerrells 8. All. Paschutin.

Tiri da due: Cantù 15/33, Kazan 23/44

Tiri da tre: Cantù 6/22, Kazan 5/23

Tiri liberi : Cantù 16/23, Kazan 9/11

Rimbalzi: Cantù 36 (7), Kazan 37 (9)

Assist: Cantù 10, Kazan 9

Palle perse: Cantù 11, Kazan 7

Palle recuperate: Cantù 4, Kazan 6

Valutazione: Cantù 64, Kazan 71

Stefano Mocerino

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