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La Fortitudo Bologna raggiunge Scafati in finale di Supercoppa battendo Mantova per 80-67

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Palla a due della seconda semifinale di Supercoppa LNP contesa da Fortitudo Bologna e Dinamica Generale Mantova. Ai bolognesi mancano gli infortunati Ruzzier e Italiano, per i lombardi Luca Vencato non è disponibile.

La partita inizia e si palesa fin da subito l’inadeguatezza del rookie Daniels alla fisicità imposta dai ragazzi di Boniciolli; il marchio di fabbrica del coach emiliano è infatti un pressing asfissiante in ogni zona del campo, che costringe Mantova a molte palle perse anche a causa della mancanza dell’ordine portato da Vencato. Sul parziale di 7-0 Martelossi chiama così il primo time out, risvegliando l’estro di Amici che si erge ad ancora di salvezza per i suoi. L’altra faccia della medaglia della strategia Fortitudo è l’amnesia che coglie talvolta i giocatori che possono perdere lucidità con tutte le energie spese nel pressing a tutto campo. Indiavolato in particolare Leonardo Candi che conclude la prima metà di gara con 9 punti, 3 rubate e una presenza tangibile in ogni zona del campo. Se questo è l’effetto che provoca la concorrenza di Ruzzier, il futuro è roseo a Bologna. Mantova sembra cadere nel tranello di accettare i ritmi altissimi dell’avversario, non facendo valere in questo modo i centimetri del proprio reparto lunghi. Il line up con Candussi e Bryan insieme è difficilmente arginabile, tuttavia il giovane italiano riceve pochi palloni profondi interno all’area. Gli Stings finiscono così per affidarsi eccessivamente al lunatico Corbett e all’imprescindibile Amici, mentre Roberts, Candi e compagni continuano a macinare gioco e il primo quarto finisce 20-10. Proprio Roberts spicca per una certa lucidità nelle scelte offensive, anche se sbaglia qualche libero di troppo. Mancinelli mette il suo mattoncino stoppando l’acerbo Daniels e più tardi inchiodando il 38-24 in contropiede che costringe Mantova al time out. Il secondo quarto si chiude sul 40 a 27 per la Effe, da un lato grande prestazione per Candi, dall’altro Amici dovrà trascinare ancora di più i suoi.

In apertura di ripresa Mancinelli porta ancora una volta a scuola di post basso Daniels, troppo morbido in diverse situazioni. Un Amici eroico trascina poi Mantova fino al meno 3 sul 53-50, poi viene però incolpato di un fallo dubbio che lo relega in panchina. Si spegne la luce per Mantova all’uscita del suo leader, troppo poco da Corbett e Daniels mentre dall’altra parte Roberts dispensa basket facendo sempre la scelta corretta. I falli ingenui trascinano Mantova sull’orlo del baratro, con il 59-52 di fine terzo quarto. Il tempo è nemico della formazione in svantaggio che non riesce a recuperare, in ginocchio per l’enorme sforzo richiesto per riportarsi a contatto. Mancinelli è l’uomo copertina con due bombe consecutive che ammazzano la partita, potendo poi permettersi di avere battibecchi a distanza con la panchina lombarda. L’ex capitano di Milano chiude con 22 punti, tuttavia il migliore in campo per capacità di lettura del gioco e continuità nell’arco della partita è Chris Roberts, che risponde sul campo alle voci su un suo presunto taglio da parte della società. La seconda semifinale termina 80 a 67, domani si replica con la finale alle 19:00 tra Fortitudo Bologna e Givova Scafati.

Fortitudo Kontatto Bologna: Mancinelli 22, Candi 12, Torricelli ne, Campogrande 7, Montano 2, Errera ne, Gandini 4, Raucci 5, Roberts 13, Knox 15. All. Boniciolli

Pallacanestro Mantovana: Deniels 9, Vencato ne, Timperi 1, Candussi 17, Casella, Amici 20, Corbett 13, Magni 3, Gergati 2, Bryan 2, Morello, Rinaldi. All. Martelossi.

Arbitri: Moretti, Noce e Capotorto. Parziali: 20-10, 40-27, 59-52.