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Upea, a Forlì senza abbassare la guardia

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Crow Nicholas Forli vs Kyle Donovan Weaver NapoliSono bastati meno di 20 giorni per cambiare tutto, rilanciarsi in classifica e pensare al futuro con più ottimismo: l’Upea Orlandina Basket al completo è tutta un’altra storia, e lo confermano le 4 vittorie in altrettante partite maturate dal 27 Ottobre in poi: prima il successo in casalinga con Ferentino, poi il favoloso derby a Barcellona e la partita in casa vinta allo scadere contro Verona, infine la splendida prova a Torino che ha regalato altri due punti per arrivare a quota 8, giusto qualche punto sotto le favorite, con gli occhi puntati verso una seconda parte del calendario che può considerarsi più abbordabile della prima.

Non per caso, l’Upea ha cambiato ritmo dall’esordio di Mays e Basile, che, senza nulla togliere alle prestazioni fornite dai sostituti nelle prime tre partite,  hanno fatto compiere quel salto di qualità che serviva per rilanciarsi definitivamente.

Capo d’Orlando adesso fa un po’ più paura alle altre, e la trasferta di Forlì potrebbe rappresentare la partita adatta per prolungare la striscia di vittorie consecutive portandola a 5 successi. Ma occhio a non sottovalutare Forlì: è vero che al momento è il fanalino di coda del campionato, anche a causa dei due punti di penalizzazione che la fanno tornare a 0 punti, ma è altrettanto vero che i romagnoli hanno perso ogni partita, Barcellona a parte, con uno scarto minore di 5 lunghezze. Un dato da non sottovalutare e da prendere con le pinze: da un lato fa capire che la Fulgor ha lottato fino all’ultimo secondo per portare a casa la vittoria, dall’altro, invece, può evidenziare qualche problema nella gestione dei finali di partita, nei quali, afferma l’ex paladino Crow (nella foto), “pecchiamo di esperienza e perdiamo in volata”.

Orlandina senz’altro più lunga ed esperta di Forlì, con Soragna e Nicevic che rientrano a pieno ritmo, e con Basile che potrebbe tornare a fare lo specialista dalla panchina così come al suo esordio.

Starting five o no, per Basile cambia poco: se messo in ritmo dai compagni, la guardia di Ruvo di Puglia è sicuramente il tiratore più temibile del campionato.

Forlì in sostanza gioca in 7, con un quintetto formato dagli esterni Ferguson (17.7 e 3.6 assist di media), Saccaggi (11.4 e 3.6 assist di media) e Crow (13.7 punti), più Sergio (9.6 e 3.7 rimbalzi) e Cain (15.0 e 10.4 rimbalzi) sotto le plance. Il limite, come detto prima, è rappresentato dal resto della squadra: dalla panchina il più utilizzato è il lungo ex-Barcellona Eliantonio, insieme a Nicolò Basile che cambia gli esterni.

Le rotazioni così corte potrebbero ancora una volta costare caro a coach Galli, oggi forse un po’ sfiduciato ma sicuramente determinato a mettere il bastone fra le ruote a Capo d’Orlando, ben lanciata verso posizioni decisamente migliori.