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Trieste-Jesi: crocevia della salvezza

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Partita importante questa in programma domenica prossima,ore 18.00, al Palats.

Sul parquet scenderanno due squadre affamate di punti ed impelagate nei bassifondi della classifica;

Trieste e Jesi, infatti, sono divise da due punti,  con Trieste che occupa la penultima posizione in coabitazione con Forlì  e Jesi appena sopra, anche lei in piena bagarre salvezza.

 

Se per Trieste un cammino simile alla vigilia del torneo poteva anche essere previsto, per i marchigiani  un pò meno, vista la roboante campagna acquisti estiva, con gli arrivi eccellenti di Rocca e Goldwire.

Roboante, ma forse poco oculata, considerato che Rocca e Maggioli si son visti spesso pestarsi i piedi, in un campionato in cui i quattro piccoli sono il leit motiv dei quintetti in campo, che la panchina forse non è  all’altezza di una squadra che punta ai play off. Anche la scelta  di rinunciare ad uno straniero  non si è rilevata per ora, una opzione azzeccata.

Quello che preoccupa di più l’ambiente marchigiano è che Jesi si presenta a questa sfida, molto importante per il futuro di Coen ed i suoi giocatori, senza il suo faro ed unico straniero, Goldwire, che finora è stato il vero trascinatore della Fileni. I nuovi innesti Migliori e Bonfiglio,arrivati in corso d’opera, e la cessione di Gaspardo, non sembrano avere mutato di molto il peso specifico della squadra e l’assenza dell’USA, capocannoniere dell’ ADECCO Gold, non aiuta di certo a spiccare voli pindarici per questa trasferta.

Occorrerebbero delle prestazioni sopra le righe dei vari Borsato, Santiangeli, Jukic e Migliori, con Rocca e Maggioli produttivi in campo senza grossi intralci. Ma soprattutto servirebbe una difesa attenta, cosa che non è avvenuto spesso in questo campionato e pure una mentalità diversa nell’approccio alle trasferte, considerato che Jesi non ha mai portato a casa i due  punti quando ha giocato lontano dal PalaTriccoli.

E se Jesi ha problemi di ristrettezza nel suo roster, i biancorossi di casa hanno il problema opposto; infatti la società triestina ha scelto di commutare la squalifica inflitta ad Hoover in multa, spiazzando molti addetti ai lavori, che  vedevano Hoover fuori dai giochi, e dai progetti della società giuliana, dopo i fatti di Verona. Invece, le condizioni di Harris che non si è allenato per metà settimana a causa di problemi alla schiena, hanno suggerito,vista l’importanza della partita, una certa prudenza,scongiurando sul nascere il pericolo di scendere in campo con un solo USA. Ad oggi non si conosce con quale formazione scenderà sul parquet Dalmasson, presumibilmente Wood-Harris è l’opzione più credibile ma non si escludono sorprese dell’ultima ora.

Trieste, così come Jesi, anzi più di Jesi, ha la necessità di vincere questa partita ed ogni scelta va valutata con attenzione, per portare a casa i due punti, magari ribaltando anche la differenza canestri nello scontro diretto, che per ora vede il leggero vantaggio la compagine marchigiana, forte del piu’ due dell’andata. Per farlo deve sperare, oltre ad una prestazione buona di Wood, al risveglio di Ruzzier, in forte involuzione in questi ultimi tempi, ed alla tenuta sottocanestro di Diliegro,protagonista finora di un buon campionato, di Candussi e di Harris( se ci sarà). In difesa dovrà non cadere nell’errore di rilassarsi per l’assenza tra le fila degli avversari del folletto Goldwire.Maggioli e Rocca sono capaci di far male dentro l’area,mentre Jukic,Migliori e Santiangeli sono tipetti poco raccomandabili, se in giornata. La panchina di Trieste sembra più lunga, con quasi tutti i 10 giocatori pronti, chi con più profitto chi con qualche difficoltà in più, a scendere sul parquet, mentre Jesi potrebbe limitare le rotazioni a 7 uomini. Curiosità desta vedere all’opera lo jesino Bonfiglio, anche lui bomba ad orologeria, che, se innescata, sembra capace di far deflagare il match, come testimonia il suo  7/7 nelle triple, confenzionato non tanto tempo orsono quando la guardia militava ancora in Adecco Silver.

Le strade sul campo si incroceranno domenica, ma fuori del parquet i contatti tra le due società sono stati caldi già una decina di giorni fa quando, dopo l’infortunio di Goldwire contro Torino  e la prestazione monstre di Wood conto Imola, Jesi aveva la necessita’ di cautelarsi dalla defezione del suo uomo più importante e Trieste quella di sfoltire il suo parco stranieri lasciando libero Hoover. Poteva trattarsi di un ritorno suggestivo e di certo gradito per i fans marchigiani, ma questo matrimonio non s’aveva da fare, per i soliti problemi di soldi, visto che Hoover da questa vicenda non voleva perderci nemmeno un centesimo; cosa che evidentemente non era possibile.

Ma domenica non saranno roventi  i fili del telefono, ma solo i legni del parquet, per una partita che deciderà molto sul futuro delle due squadre.

Vivere o morire, insomma.Questo almeno sul campo, fuori dal campo lo si vedrà nella solita estate calda del basket nazionale. Ma questa è un’altra storia..

 

 

Ultima ora: per problemi  intestinali, in dubbio l’impiego di Wood per la partita di domenica.