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Torino-Orlandina, voglia di continuare a fare bene

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Valerio Amoroso TorinoLa settima giornata di Adecco Gold prevede una sfida di alto livello, di quelle che possono coinvolgere e divertire anche i semplici appassionati della pallacanestro: Torino-Orlandina, match inevitabilmente scelto dalla Lega per essere trasmesso in diretta su Lnp Tv (in attesa di notizie più concrete su ciò che nascerà dalle ceneri di SportItalia, detentrice dei diritti televisivi della Gold prima del fallimento), è una partita interessante perchè si affrontano due delle pretendenti al salto di categoria, con diversi uomini che in Serie A ci hanno giocato e hanno pure costruito parte delle loro fortune; da Basile a Soragna, passando per Mancinelli e Amoroso, per finire con Nicevic, tutti campioni che non possono far altro che alzare il livello della competizione ed attirare spettatori nei palazzetti.

Torino-Orlandina è anche la sfida tra due coach molto diversi: da un lato la saggezza di Pillastrini, sicuramente più esperto e con una visione del gioco ben differente da quella del suo collega avversario, il Poz, un allenatore ancora tutto da scoprire, che ha riacceso la passione del basket a Capo d’Orlando e che ha prolungato il suo rapporto con la dirigenza paladina fino al 2019 in attesa di un ritorno in quella Serie A in cui lui stesso, da giocatore però, si è reso protagonista di una stagione incredibile con i biancoazzurri. Torino e Orlandina hanno soltanto un precedente in DNA a favore dei piemontesi nel 2011/2012, quando MarcoIMG_5677Portannese, unico ex della gara,  vestiva proprio la maglia della PMS prima di approdare nella stagione successiva a Capo d’Orlando.

Due storie distinte e distanti, ma che in un certo senso si intrecciano: nell’estate 2012, infatti, entrambe le società si trovavano nella lista-ripescaggi per la Legadue: Torino come quinta e Capo d’Orlando addirittura come sesta. La storia recente ci ricorda però che furono Forlì e Orlandina ad ottenere il ripescaggio, a causa di ben 4 rinunce, tra cui proprio quella di Torino, che con una lettera inviata dai soci comunicò la volontà di voler disputare un altro anno di DNA con l’intenzione di ottenere subito la promozione ed arrivare in pochi anni in Serie A. Bene, sempre la storia dice che Torino quel campionato lo ha vinto giusto qualche mese fa, anzi lo ha stravinto, dominando sia in regular season che nei playoff, vincendo in finale contro Matera.

Da lì, un’estate ed un mercato caldissimo in cui sono arrivati 4 innesti importanti (Amoroso, Mancinelli, Stojkov e l’unico americano, Steele) da affiancare al roster vincente dello scorso anno: Gergati, Evangelisti, Sandri, Chessa e Wojciechowski.  Una squadra completa in tutti i settori ma ancora dimezzata causa infortuni: Mancinelli infatti ha giocato solo le prime due, anche se probabilmente questa Domenica sarà in campo; più difficile l’impiego di Steele, che ancora deve fare il suo esordio in Legadue. Anche l’Upea sarà al completo: ci sarà infatti MatteoSoragna, a riposo contro Verona per la botta rimediata nel derby, ma allenatosi regolarmente in settimana con il resto del gruppo.
Pozzecco si affiderà principalmente al suo quintetto ma forse dovrà utilizzare di più gli uomini della panchina, soprattutto Cefarelli e Benevelli in supporto a Nicevic, che avranno tanto da lottare contro i lunghi della PMS.
Pillastrini forse potrà avere a disposizione tutto il roster per la prima volta in stagione: se così sarà, per l’Upea sarà senz’altro più complicato.

Palla a due ore 18.00, PalaRuffini. Si attende anche una discreta presenza di supporters paladini.

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