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Serie A2 Gold. Tezenis Verona. Umeh ‘La Coppa ha significato tanto per tutto l’ambiente’

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michael umeh, TEZENIS VERONA Vincere la Coppa Italia e anche il premio di mvp della final six. È questa la realtà per Michael Umeh, la guardia americana della Scaligera Tezenis Verona, che si è raccontata nel programma ‘Che Aria Tira Basket’ proprio ieri (da ufficio stampa). La Coppa «ha significato tanto per tutto l’ambiente, per la città, i nostri tifosi, la società e per noi giocatori». Una vittoria corale, frutto dell’intenso lavoro che la corazzata di A2 Gold sta svolgendo da inizio stagione. Umeh ha vissuto momenti indimenticabili a Rimini: «È stato davvero emozionante vivere certi momenti  e farli vivere a chi ci segue. Se lo meritava anche il nostro pubblico. Abbiamo dei grandi tifosi che, come successo a Rimini, ci hanno fatto sentire sempre la loro presenza. Se continueranno così sono sicuro che ci daranno una grossa mano da qui in avanti». Michael Umeh, pensando alla magica atmosfera del weekend precedente, ha posto l’attenzione sulla difesa, cifra distintiva per la vittoria sulla Manital: «Sapevamo che la semifinale con Torino era un passo importante verso la finale; – ha detto – loro hanno iniziato meglio perché probabilmente erano più in ritmo di noi avendo giocato anche il giorno prima. In ogni caso abbiamo fatto una buona partita, perché nel secondo tempo abbiamo giocato meglio in difesa e l’abbiamo controllata fino alla fine». E ora che il trofeo è nella bacheca di casa, è giusto esserne felici, ma è dovere voltare pagina e ritornare con i piedi al campionato. Fiducia per il finale di stagione: «Dobbiamo continuare a giocare come sappiamo per concludere bene la regular season e conquistare la posizione migliore possibile per i playoff, – ha detto l’americano – vincere il campionato è il nostro obiettivo, ma rimaniamo concentrati per affrontare una partita alla volta. Sabato ci aspetta Napoli. Nella gara d’andata giocarono molto bene e ci sconfissero, ma sabato andrà diversamente». Grinta e determinazione da parte di un giocatore che, classe 1984, non è novello di finali all’interno della sua carriera: «Non era la prima finale della mia carriera. Due anni fa avevo già vinto la Coppa Italia di Legadue con Trento; poi nel 2009-2010 avevo vinto i playoff per la promozione nella massima serie spagnola giocando con il Minorca. L’anno dopo invece ho ottenuto un’altra promozione in Spagna con il Murcia, ma in questo caso riuscendo a vincere il campionato».