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Roma-Siena, in 2000 per una sfida che va oltre la categoria. Due anni fa era la finale Scudetto. Il preview

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marquez haynes, siena

 Sono passati solo due anni dal giugno 2013, eppure ne sono successe di cose, sportivamente parlando. Roma e Siena, due piazze storiche del nostro basket che fino a un paio di anni fa si contendevano lo scudetto, costrette ora da tracolli economici auto declassamenti a ritrovarsi in A2 nel mezzo del cammin della classifica alle porte di Natale (l’ultimo confronto fu la semifinale scudetto del 2013-2014). Uno scenario malinconico che suscita a prima vista enorme tristezza, ma tant’è. La vita va avanti, figuriamoci lo sport e il basket. Ed ecco che così Roma-Siena diventa il big match d’annata dell’11esima giornata di questa strana A2 grandi firme, con diretta Sky ore 14.15 e un bagaglio infinito di sfide, campanilismi, precedenti, aneddoti da ambo le parti. I padroni di casa rigenerati dalla cura Caja (4 vittorie di fila) sono usciti dalle paludi del fondo classifica e ospitano baldanzosi una Siena in ottima forma reduce dal sacco di Agrigento e dal successo interno con Agropoli, in una delle partite più incredibili a memoria di molti (il parziale di 39-9 con cui i biancoverdi hanno ribaltato il risultato nel secondo quarto rimarrà a lungo negli annali). Da una parte il quartetto d’archi Voskuil (rinato dopo l’esonero di Saibene), Callahan, Maresca e Olasewere (il nigeriano è una bella ventata di atletismo vicino canestro), dall’altra il duo Usa Bryant e Roberts, che finalmente sta carburando a dovere, e la coppia Udom-Diliegro, a dir poco dominanti sotto canestro recentemente. Tutta gente da cui coach Ramagli si aspetta continuità nel lungo tempo, soprattutto in trasferta, dove spesso sono stati dolori. Attese circa 2000 persone al PalaTiziano (tra cui un folto numero di supporters senesi chiamati a raccolta nelle ultime settimane) in un’atmosfera da bei vecchi tempi: non ci si gioca certo lo Scudetto ma la tensione è comunque palpabile, data la vibrante rivalità. Basterà chiedere al presidente Toti o a un qualsiasi tifoso di Siena cosa pensano ancora l’uno dell’altro per rendersene conto. Così i due coach hanno commentato la sfida alla vigilia:

 

 

attilio caja, varese

Attilio Caja: “Domani affronteremo una partita ricca di significato dal punto di vista romantico, un confronto che solo tre anni fa ha visto queste due squadre sfidarsi nella finale playoff. La rivalità tra Roma e Siena si è sviluppata nel tempo, è molto sentita dal pubblico e l’abbiamo percepita anche nello spogliatoio, per questo sarebbe bello fare un’ottima partita e continuare nel nostro andamento positivo. Abbiamo bisogno del calore dei nostri tifosi, daremo il massimo per coinvolgerli e fidelizzarli sempre di più. Siena attraversa un buon momento, dal punto di vista offensivo gioca con grande energia e fisicità affidando il pallino del gioco ai due statunitensi Bryant e Roberts, giocatori in grado sia di finalizzare individualmente sia di creare per i compagni. Al loro fianco ci sono ragazzi come Udom, che ho allenato nella Nazionale Sperimentale e che sta facendo molto bene, piuttosto che due giocatori esperti e solidi come Ranuzzi e DiLiegro che contribuiscono con la loro fisicità e fanno tanto lavoro “sporco” a rimbalzo. Dalla panchina la Mens Sana può pescare una serie di giovani alla prima esperienza senior, ma che hanno buone qualità. L’unione di tutti questi tasselli renderà necessaria da parte nostra una partita di alto livello. Abbiamo lavorato bene durante la settimana, aggiungendo sempre qualcosa di nuovo al nostro bagaglio, vogliamo provare a dare seguito a questo nostro momento positivo

 

Alessandro Ramagli: “La partita offre spunti di natura emotiva, è la replica anche se in forma minore, degli incontri degli ultimi anni ad altissimo livello, fra semifinali e finali scudetto, grande pubblico e grande attesa quindi. Roma ha cambiato pelle col cambio di allenatore, passando da 60 punti a 80 a partita. Playmaker esperto, Guido Meini, guardia il miglior tiratore degli ultimi anni Voskuil, Olasewere dà energia e con Callahan hanno un centro atipico che sa tirare bene. Veniamo da una vittoria eclatante, in rimonta, ottenuta in modo particolare contro Agropoli: nell’ultima settimana questo ci ha dato grande spinta, ci siamo allenati tutti insieme e siamo nelle migliori condizioni per andare a Roma ad esprimere la nostra pallacanestro, di fronte a un pubblico numeroso

  

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