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Napoli, si riparte! Minopoli e Cesaro soci ma non presidenti. Calise per il momento out

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Oggi, 3 Agosto 2012, la pallacanestro napoletana si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia chiudendo definitivamente i conti con il recente passato caratterizzato, purtroppo, da numerosi fallimenti e brutte figure racimolate in tutta Italia. Dall’esclusione dal campionato di Serie A della SS Basket Napoli dell’Avv. Maione la città di Napoli è sempre andata alla ricerca di una figura che potesse raccoglierne l’eredità e riportare gli appassionati della palla a spicchi nuovamente nei parquet che contano.  Dopo anni di tentennamenti e di porte in faccia sbarrate da terzi finti, amanti della pallacanestro azzurra (approfondiremo il discorso in altra sede), l’Architetto Aniello Cesaro ha finalmente deciso di compiere il passo di spostare la sua creatura a Napoli e di mettere a disposizione del capoluogo campano la decennale esperienza maturata sul campo oltre all’indiscussa forza economica che ha permesso al piccolo comune di Sant’Antimo di trovarsi a disputare un campionato di LegaDue e potendo ammirare le giocate di giocatori del calibro di Troy Bell. Poco importa se non si tratta di mero trasferimento ma di fusione con la dirigenza dell’ex Napoli Basketball oppure se alcuni scettici dovranno aspettare di leggere sulle carte federali “Pallacanestro Napoli”, “Nuovo Basket Napoli” etc. ma la verità è che questa è l’ultima e unica possibilità che la città di Napoli ha di vedere il basket che conta. Merito a Calise e al suo entourage di aver rimesso in moto l’entusiasmo della gente e di aver riportato 2000 persone al PalaBarbuto ma a loro spese hanno constatato di quanto sia difficile operare con l’ausilio di soli sponsor, serve una base economica, una figura che faccia da magnete verso imprenditori intenzionati ad investire ma che allo stesso sia in grado di poter essere da garanzia verso momenti difficili che tutte le aziende nazionali (e non solo) sono costrette a vivere a causa del momento economico. Oggi quella base Napoli l’ha finalmente trovata e guai a farsela scappare. “Non abbiamo tradito Sant’Antimo – dichiara patron Cesaro – ma anzi ci siamo allargati per unire le forze e per garantire un futuro a questa nuova realtà al più importante impatto, sia in termini economici che mediatici, che la città di Napoli può offrire”.

S.Antimo/Napoli: Semplice e chiaro, visti i termini scaduti la società a livello federale sarà ancora Pallacanestro Sant’Antimo ma le due parti sono già a lavoro per la fondazione di questa nuova società (o trasformazione della precedente) che porterà il nome di Napoli. “Per il primo anno la società sarà ancora S.Antimo – dichiara Cesaro – per poi cambiare denominazione e sede il prima possibile ma a tutti gli effetti questa squadra porterà il nome di Napoli sulle maglie con gli appositi colori sociali. Sarà un anno di transizione, considerato che ci troviamo al 3 agosto, per poi puntare a qualcosa di più negli anni”.

Nuovo assetto societario: Dalla conferenza stampa non è emerso il nome della persona che sarà il presidente della nuova Pallacanestro Napoli (diamole questo nome al momento) ma di sicuro non sarà ricoperto da nessuno dei presidenti di Sant’Antimo, Cesaro, e Napoli, Calise, ne tantomeno dall’AD del Napoli Basketball, Antonio Minopoli. Proprio quest’ultimo in proposito dichiara: “Non abbiamo ancora ritenuto opportuno nominare un presidente perché non per noi una priorità, sarà ricoperto da una persona che possa rappresentare la figura della città o della provincia”. Di sicuro, e non di poca importanza, sia Minopoli che l’Arch. Cesaro hanno garantito la loro presenza in quanto soci della nuova società in attesa dell’ingresso di nuove forze che rafforzino le basi economiche della squadra. “Non sarò presidente – dichiara Aniello Cesaro – ma farò parte della società in quanto socio e lo farò con grande passione ed entusiasmo. Lavoreremo in questi mesi per garantire una stabilità economica a questa nuova società”.

Sul ruolo che avrà Salvatore Calise (il quale non sarà socio) in questa nuova società c’è un gran mistero. Minopoli, anche in maniera abbastanza spedita, ha dichiarato che Calise non ha alcun ruolo societario ma sarà integrato nel progetto. Calise, da canto suo, ha fatto sapere di essere comunque a disposizione della società per qualsiasi ruolo anche se sarebbe non facile accettare ricoprire un qualsiasi ruolo dirigenziale dopo essere stato al vertice per un anno (ma sono considerazioni di chi scrive). Per quanto riguarda l’organigramma, Peppe Liguori sarà il General Manager mentre Antonio Ambrosino e Antonio Mirenghi saranno rispettivamente Direttore Sportivo e Team Manager. Per il resto la struttura replicherà quella del vecchio Napoli Basketball.

Staff Tecnico e Settore Giovanile: A meno di clamorosi stravolgimenti Maurizio Bartocci dovrebbe essere il coach con Marco Polidori (ex vice a Latina) e Armando Trojano come vice. Non si è parlato di mercato ma autorevoli voci parlano di un forte interessamento di Peppe Liguori alla firma di Simone Gatti come primo tassello del roster. “Per quanto riguarda il settore giovanile abbiamo deciso di farlo restare a Sant’Antimo – dice Cesaro – e sarà inserito nel nuovo progetto come una società satellite insieme a tutte le altre che opereranno con noi”. Dichiarazione che farà comunque piacere a tutti i ragazzi del bel settore giovanile dell’Igea che potranno continuare a giocare tra le loro mura amiche.

Mario Argento: Considerato l’arrivo dell’Arch. Cesaro a Napoli non si poteva non toccare l’argomento Mario Argento. Da sempre il Mario Argento ha rappresentato, probabilmente, la chiave di volta per tutta questa vicenda e questa forse potrebbe essere la volta buona. In tal proposito il patron napoletano dichiara: “Come ho detto più volte, sono aperto a discorsi del genere. Possiamo dialogare con l’amministrazione in qualsiasi momento e vedere cosa si può fare”.

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