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L’Upea “scivola” contro Biella, che merita la vittoria

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La delusione dei giocatori. Ph.: joepappalardoCi si aspettava un esordio casalingo diverso questo pomeriggio al PalaFantozzi: vince Biella nella seconda giornata di campionato di Legadue Gold, di fronte ad un palazzetto gremito che pero’ non ha visto la propria squadra vincere.

Biella è scesa in Sicilia con la casella dei punti ancora ferma a 0, così come l’Upea, ma la bella prestazione fornita questa sera puo’ decisamente cancellare il passo falso di domenica scorsa in casa contro Veroli. L’Orlandina invece non ripete la bella performance di Brescia, è apparsa più molle e meno concentrata, anche se il fattore assenze è un dato fondamentale da prendere in considerazione prima di fare delle valutazioni: ancora in borghese Basile, per il quale si prospetta un ritorno già dalla prossima, manca anche il play americano (si fa il nome di D’Wayne Mays, lo scorso anno 18.7 punti, 3.7 rimbalzi e 3.0 assist a Scafati), quindi in panchina al loro posto vanno due ragazzi delle giovanili.

Allo starting five messo in campo a Brescia, Pozzecco apporta una modifica, inserendo Nicevic (lui sì, all’esordio assoluto in campionato), tornato disponibile dopo il problema di tesseramento. Gran parte della responsabilità, quest’anno, sarà affidata a lui, e non è un caso se l’avvio stentato a cui deve far fronte l’Upea è dipeso anche dalla sua situazione-falli, che lo ha limitato nei primi 20’. Biella gioca bene, trova diverse bocche da fuoco da servire, capitan Raspino (18 punti, 4/6 da tre) su tutti, e con agevolezza riesce a portarsi avanti anche di 12 lunghezze, perchè gli attacchi dell’Upea sono confusi e con difficoltà si riesce a trovare la via del canestro.

Interessante, come detto nella preview di venerdì, la sfida tra due giovanissimi play italiani, uno della Nazionale u20, l’altro di quella u18: Laganà, figlio di Lucio (ex-Upea anni ’90), dal lato di Biella, e Laquintana per i biancoazzurri. Nonostante la maggior prestanza fisica e giusto qualche anno in più di esperienza, Laganà non riesce a dominare il suo pariruolo, anzi spesso deve aspettare l’aiuto dei compagni per poter chiudere in difesa il playmaker pugliese, che pero’ deve essere frenato dal Poz per non andare troppo su di giri e far ragionare il resto della squadra. Pian piano, infatti, lo svantaggio di riassottiglia, e il -5 dopo 20’ è da considerarsi nonostante tutto soddisfacente dato l’inizio difficoltoso.

Chi si aspettava una reazione dall’uscita dagli spogliatoi non è rimasto deluso, perché Pozzecco riesce a dare la carica emotiva che serve ad Archie e soci per mandare in confusione Biella e tornare, tra uno scivolone e l’altro, a giocarsela punto a punto.

Il fattore condensa è un inconveniente che ormai da parecchi anni, specie in questo periodo, condiziona le partite interne dell’Upea: sfortunatamente, tra l’altro, si scivola molto di più dal lato del campo in cui l’Orlandina attacca.

Ma tornando alla partita, Voskuil ed Hollis, i due uomini più pericolosi per l’Angelico, si fanno da parte nel terzo quarto, mentre coach Corbani pesca dalla panchina De Vico, che piazza due bombe dall’angolo in due frangenti di gara importanti, e Chillo, molto ben servito da Laganà e Raspino per concludere facilmente sotto canestro.

I 7 punti di distacco di fine terzo quarto lasciano ancora un margine di speranza per l’Upea, che grazie alla carica del proprio pubblico, sempre fondamentale quando conta, torna sotto a suon di triple di Archie, Laquintana e Portannese: incredibilmente, il sorpasso arriva sul 56-55, ma è proprio nel momento di massima carica per la troupe di Pozzecco che Laganà piazza una bomba dal centro, di tabella, che riporta l’Angelico avanti e la farà restare lì per il resto della partita.

A poco servono gli ultimi canestri di Archie, anche questa sera il migliore con 24 punti, perchè Biella riesce a controllarla fino alla fine con tanta saggezza e la giusta determinazione, sfruttando l’assenza in campo di Portannese, uscito per precauzione (4 falli), che puo’ solo guardare dal cubo dei cambi l’errore da tre di Ciribeni e la tripla, dall’altro lato del campo, di Voskuil.

Finisce 65-74, per la gioia dei tifosi biellesi giunti fino a Capo d’Orlando per seguire la propria squadra. Il pubblico del PalaFantozzi resta in silenzio, aveva immaginato un esordio casalingo diverso, così come il Poz e Soragna, che in conferenza stampa parlano dei troppi errori e della poca lucidità, a causa delle scarse rotazioni, nei minuti finali.

Già da domani sarà importante recuperare Gianluca Basile ed inserire, si spera, il playmaker americano che potrà finalmente garantire a coach Pozzecco la completezza del roster.