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il punto sulla Dna Gold: Trento e Upea scoppia la coppia, risale Torino, funzionano le cure Calvani-Bianchi

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Dopo solo una settimana di convivenza in vetta alla classifica tra l’Aquila Trento e l’Upea Capo d’Orlando sono nuovamente i trentini a prendersi la vetta solitaria del torneo: è questo il verdetto di maggiore rilevanza al termine della diciannovesima giornata di campionato, ma non sono mancati ulteriori elementi di spunto e d’interesse, che hanno reso come al solito il torneo di Dna Gold vibrante e carico d’emozioni per gli appassionati.

I responsi per la vetta sono  stati sanciti negli anticipi del Sabato nei quali l’Aquila Trento, trascinata da Triche e dal solito Pascolo, tra le mura amiche ha avuto largamente la meglio su Forlì (per quanto riguarda la bagarre salvezza ne parleremo in seguito), mentre gli orlandini si sono dovuti arrendere in quel di Ferentino, nell’incontro probabilmente più spettacolare del turno. Protagonisti nel successo dei ciociari sono stati l’ex Casale Pierich e Green, che hanno vinto le resistente siciliane incentrate sullo scatenato Nicevic dell’ultimo periodo. Stop per l’Upea, che avuto il significato, oltre della vetta perduta, anche dell’aggancio in seconda posizione in classifica da parte della Manital Torino, che grazie il doppio turno casalingo vincente (prima nel derby contro Biella, ieri contro Verona) sta risalendo fortissimo la corrente verso la testa. In un PalaRuffini, come al solito dal colpo d’occhio invidiabile per la presenza massiccia di pubblico, la compagine di coach Pillastrini ha surclassato la Tezenis Verona sotto i colpi di uno scatenato Valerio Amoroso. Alle spalle delle prime tre in classifica, al quarto posto troviamo un terzetto di squadre. Le prime due sono le siciliane Trapani e Barcellona, con quest’ultima capace di battere i trapanesi in trasferta ed agganciarli in classifica, mentre chiude il terzetto la Zgc Veroli. Per la Sigma Barcellona la cura Marco  Calvani sembra dare i suoi immediati risultati, infatti i giallorossi bissano il successo di sette giorni prima in casa contro Brescia sull’infuocato parquet trapanese davanti una cornice di pubblico di circa 4000 spettatori sulle ali della coppia Usa Young-Collins. Per Veroli, invece, è arrivato il terzo stop consecutivo in quel di Brescia contro un’altra formazione quella di coach Martellosi assetata di punti, dopo un periodo di vacche magre, nel quale la finalista playoff dello scorso campionato di Legadue si era ritrovata in classifica esclusa dalle posizioni valide per il post-season. La vittoria bresciana, targata Jr Giddens, ha consentito ai lombardi di agganciare la settima ed ultima posizione play-off al pari di Verona e Biella, entrambe sconfitte. Detto in precedenza di come Verona sia stata travolta già nella prima metà di gara dall’impeto torinese, per Biella ieri sera, invece, in quel di Napoli è arrivata la quarta sconfitta di fila. Va sottolineato come all’Angelico di coach Corbani il calendario non abbia dato una mano nell’ultimo mese, nel quale si è dovuta confrontare con le squadre più forti del campionato, compreso l’Expert Napoli completamente rigenerata dalla gestione di coach Massimo Bianchi. Infatti per i partenopei ieri sera è arrivato il terzo successo in altrettante gara con l’ex vice di Cavina alla guida del team, e zona play-off che sembrava distante anni luce ora lì a solamente due punti per i napoletani. Insieme alla squadra partenopea, appaiate in classifica, bussano prepotentemente al campanello della settima posizione, la Fmc Ferentino, e la Novipiù Casale Monferrato, che avuto facilmente la meglio su una Imola oramai rassegnata alla retrocessione. Trovata, ed è spiacevole dirlo con undici giornate d’anticipo dalle fine del campionato, la prima candidata alla retrocessione, si lotta per trovare il secondo nome che dovrà abbandonare il campionato di Dna Gold. In questo momento la lotta è ristretta a tre formazioni la Fileni Jesi, Pallacanestro Trieste, e Forlì. Jesi e Trieste sono un gradino sopra (due punti in termini di spiccia classifica), dopo il successo casalingo dei giuliani sui marchigiani nello scontro diretto di ieri sera con relativo aggancio per Dieliegro e compagni su Maggioli e soci , su Forlì, ma gli uomini di coach Galli non hanno alcuna intenzione di mollare la presa, e la piazza romagnola è abituata nelle ultime stagioni a combattere per la sopravvivenza in tutti i sensi sportivi e non.

Classifica dopo 19 giornate

Trento 28

Capo d’Orlando e Torino 26

Barcellona Pozzo di Gotto, Trapani e Veroli 22

Brescia, Biella e Verona 20

Casale Monferrato, Ferentino e Napoli 18

Trieste e Jesi 14

Forlì 12

Imola 2