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Home A2 A2 - Girone Rosso Il punto sulla Dna Gold: L’Aquila continua il volo in testa, Upea a parte le altre grandi stentano

Il punto sulla Dna Gold: L’Aquila continua il volo in testa, Upea a parte le altre grandi stentano

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Dando una veloce lettura nell’immediata vigilia del diciassettesimo turno di Dna Gold era facilmente preventivabile che il turno di ieri sera non sarebbe stato un turno banale per la testa della classifica e zone limitrofe ed infatti così è stato. Innanzitutto bisogna partire dal match di copertina della seconda giornata di ritorno che era lo scontro tra i padroni di casa della Leonessa Brescia contro la capolista Aquila Trento.

La vittoria sul filo del rasoio come dimostra il +1 finale (Ndr 70-71) ha arriso nei alla compagine trentina meritando con il successo in terra lombarda di mantenere il primato solitario in classifica. Due sono le riflessioni e gli spunti più importanti regalateci dal risultato finale: 1) Trento ha dimostrato ancora una volta come già gli era accaduto in passato di vincere importanti prove d’appello e per giunta anche su infuocati parquet lontano da casa: 2) Per Brescia da due mesi a questa parte il PalaSanfilippo non si sta rivelando un parquet inespugnabile come in passato (Ndr basti ricordare il doppio ko in successione ad inizio Dicembre contro Casale e Napoli) ed il distacco dalle posizioni di vertice inevitabilmente si sta acuendo. Ad inseguire con due punti di svantaggio dalla capolista Aquila (permetteteci di aggiungere in volo con una velocità costante) rimane solamente l’Upea Capo d’Orlando di coach Pozzecco, visto i ko esterni della GZC Veroli e della Manital Torino. La formazione siciliana, anch’essa, non era attesa da un incontro banale, quale era la difficile trasferta al Lauretana Forum di Biella. Nel giorno del ritorno dell’ex capitano Soragna, però, la truppa siciliana, trascinata dalla coppia Mays-Nicevic, non ha penato più di tanto con un ottima seconda parte di gara per piegare le resistenze dei piemontesi di coach Corbani, i quali, effettivamente, dopo un inizio di campionato a spron battuto stando pagando la giovanissima carta d’identità della gran parte dei propri protagonisti in campo. Veroli, invece, si è dovuta arrendere nelle battute finali dell’incontro in quel di Napoli contro una Expert chiamata a riscattarsi, dopo tre ko in fila, nel giorno del debutto da capo allenatore per Massimo Bianchi. La squadra napoletana cerca di inviare al campionato e nel proprio inconscio timidi segnali di risveglio e ripresa, mentre la squadra di coach Remondino si è dovuto arrendere a causa delle scialbe prestazioni del duo Usa Samuels-Sanders, mentre molto bene ha fatto l’ottimo Casella sulle tavole del PalaBarbuto. Torino ha trovato strada sbarrata sulla sua ricorsa al primato, invece, in quel di
Jesi, dove si è imbattuta nel ciclone Maggioli, autore di una prestazione da 30 punti e 10 rimbalzi. In questo caso due interrogativi nascono spontanei: 1) Come ci si si può spiegare che un lungo della caratura di Maggioli, seppur avanti con gli anni, sia da diverse stagioni nel secondo campionato professionistico italiano vista la penuria di lunghi made in Italy nella prima lega? 2) Per Torino i recuperi degli illustri infortunati e l’innesto di un pezzo da novanta come Bowers, invece, di portare ulteriore margini di crescita tecnica al gruppo di coach Pillastrini hanno inclinato gli ottimi equilibri tattici del primo terzo di stagione?. Continuano nel loro campionato con eccessivi alti e bassi le corazzate Barcellona Pozzo di Gotto e Verona, sconfitte entrambe in trasferta. I siciliani si son dovuti arrendere alla legge dell’ex imposta dal figlio d’arte Bucci, e all’infallibile Pierich dalla lunga distanza in quel di Ferentino, mentre gli scaligeri si sono imbattuti in quel di Casale nella solita arcigna difesa impostata dallo stregone Griccioli (Ndr soli 64 punti a referto per Callahan e soci). Le due squadre si dividono, ora, mestamente la settima posizione in classifica, l’ultima valida per i play-off, con un altro top- team quale Brescia, mentre ad approfittare degli scivoloni di squadre maggiormente acclamate dalla fanfara vi è la Trapani di coach Lardo, ora sesta insieme a Biella. I siciliani hanno avuto la meglio nel turno interno contro Forlì, quest’ultima ora nuovamente in penultima posizione solitaria, dopo la concomitante larghissima vittoria interna di Trieste contro l’oramai in caduta libera Imola.

 

Classifica della Dna Gold dopo 17 turni

Aquila Trento 26

Capo D’Orlando 24

Torino e Veroli 22

Biella e Trapani 20

Barcellona Pozzo di Gotto , Brescia e Verona 18

Casale 16

Ferentino, Jesi e Napoli 14

Trieste 12

Forlì 10

Imola 2