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Huff all’esordio, Ryan Hoover torna a Capo d’Orlando

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Hoover e Oliver, 15 aprile 2005

E’ arrivato appena due giorni fa, ma si è subito messo in mostra nell’ultima amichevole prima del rientro in campo dopo la pausa Final Four: Shawn Huff, l’ala finlandese ultimo arrivato in casa Upea, ha fatto il suo esordio non-ufficiale in un’amichevole contro la Viola Reggio Calabria. Per lui 16 punti, buona mano dall’arco e discreta presenza a rimbalzo, un po’ come ci si aspettava.

 Huff si inserisce all’interno delle rotazioni di coach Pozzecco senza prendere esattamente il posto dell’infortunato George, che resterà fuori per circa metà delle partite che restano da qui alla fine della stagione. Con Huff da 3, Mason avrà certamente più minuti da numero 4 e Pellegrino avrà più spazio per farsi notare e per confermare ciò che di buono ha fatto vedere nei minuti (pochi, a dire il vero) in cui è stato impiegato.

L’Upea torna a giocare in casa, al PalaFantozzi, in cui ha vinto nelle ultime 5 apparizioni contro squadre ben più quotate (in ordine Brescia, Pistoia, Bologna, Casale e Verona). Paradossalmente sembra questo il problema: quando i biancoazzurri hanno di fronte un roster più forte, sulla carta, sembrano giocare più convinti e determinati; quando invece i 2 punti appaiono più abbordabili, ecco le disfatte di Imola, Veroli e Trieste. Punti che, alla lunga, peseranno moltissimo nel rush finale che vedrà l’Orlandina lottare e sgomitare per rientrare nelle prime otto.

Tutto è ancora possibile, restano 8 giornate (5 partite in casa, 3 in trasferta) in cui bisogna fare il massimo sforzo possibile, cercando di vincere tutte quelle in casa e almeno una in trasferta, magari la prossima contro Trento, che darebbe senz’altro più certezze a tutto l’ambiente, specie se si riuscisse a ribaltare il -2 subito all’andata.

Tornano Mason e Benevelli, di Passera neanche l’ombra, purtroppo. C’è il serio rischio di non vederlo più in campo per questa stagione, troppo sfortunata per lui e piena di alti e bassi per l’Upea.

Questa giornata arriverà Jesi al PalaFantozzi, la squadra contro la quale sono arrivati i primi due punti in campionato, nella prima del Poz allenatore, ma anche la squadra di Ryan Hoover(nella foto), la guardia americana (adesso con passaporto belga) che ha fatto sognare gli orlandini nella gloriosa stagione 2004/2005. Hoover, che torna per la prima volta a Capo d’Orlando da avversario, è il sorvegliato speciale: tutti lo ricordano come un tremendo tiratore e lui, a distanza di quasi dieci anni, continua a segnare con percentuali incredibili da fuori (48.4% da tre, il secondo di tutta la Lega).

Jesi, squadra dall’andamento altalenante, ha perso le ultime 4 trasferte, mentre in casa ha ripreso fiducia e ha conquistato punti importanti che però difficilmente la vedranno protagonista nella corsa verso i playoff.

Probabilmente è la squadra con i lunghi più in forma del campionato: il sempreverde Maggioli, quasi 21 punti e 10 rimbalzi di media, è più che fondamentale in terra marchigiana da 8 anni a questa parte, e poi Griffin, tecnicamente forse non uno dei migliori lunghi, ma solido a rimbalzo, sempre pronto a stoppare e schiacciare grazie alle sue grandi doti atletiche.

Sanders, playmaker ordinato e non troppo spettacolare (il suo modo di giocare ricorda un po’ quello di McConnell di Verona, visto nell’ultima casalinga al PalaFantozzi), non è l’uomo più pericoloso di Jesi, occhio invece a Valentini, guardia/ala titolare decisiva nelle ultime vittore della Fileni. Dalla panchina Santiangeli, Gaspardo e Zanelli, l’altro ex della gara, tecnicamente uno dei migliori nel roster della passata stagione, ma che non rientra di certo fra gli indimenticabili della storia dell’Orlandina.

Upea, il pronostico è tutto a favore tuo, non farti scappare questi due punti!