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Alla Manital non bastano i 5091 tifosi: Capo d’Orlando passa 76-82

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 Keddric Mays Capo d'Orlando

Capo d’Orlando sbanca il Palaruffini e fa perdere la vetta della classifica ad una Manital che ha inseguito per tutti e 40 i minuti, rimontando anche dal 54/34.

La squadra di Pozzecco ha trovato un Portannese che ha giocato la classica partita dell’ex chudendo il primo tempo a quota 18 punti e 23 di valutazione. Amoroso e Wojciechowsky non sono bastati per i padroni di casa, che incominciano a sentire le assenze di Mancinelli e Steele.

La partita inizia subito con un 8-0 di parziale grazie a due bombe di Basile: Capo d’Orlando fa la partita, gioca un ritmo forsennato in attacco e segna a ripetizione. Torino rimane stordita dall’aggressività dei siciliani ma risponde trovando i suoi lunghi, che dal post sono efficaci e produttivi benchè Archie tenti di contrastarli con la sua fisicità.

Gergati attacca il pitturato e riduce il gap (15-19) anche perchè l’Orlandina per oltre tre minuti non segna, salvo poi chiudere grazie a Mays sul 24-18.

Torino ha una rotazione cortissima, ridotta a sei uomini perchè, come dirà Pillastrini in sala stampa, Sandri si allena da ala forte mentre oggi ha giocato fuori ruolo per la stazza degli avversari. Gergati, 16 punti alla fine, prova a rispondere allo show di Portannese, che va on fire e segna con la stessa facilità da sotto, in penetrazione, dall’arco (3/4) e conclude con il canestro del massimo vantaggio (34-45).

La Manital ha perso smalto al tiro (3/11 dai 6.75) e il tandem campano-polacco produce 23 dei 34 punti ma soffre ancora troppo a rimbalzo (11-19 per gli ospiti).

Al rientro dagli spogliatoi Mays (7 punti nel quarto) e Benevelli, 12+7, continuano sulla falsariga del primo tempo ed a cavallo fra secondo e terzo quarto, complici i sei minuti senza canestro per Torino, piazzano il  13-0 che risulterà decisivo (54-34). Evangelisti rompe l’astinenza con la tripla ma Benevelli è onnipresente e mostra tutta la sua tecnica. Gli arbitri fanno fatic a gestire la partita ed i 5091 del Ruffini perchè la durezza dei contatti cresce: Chessa ed il capitano, sempre da tre, riaccorciano sul 50-60, punteggio finale del terzo quarto.

Il pick&roll Gergati-Wojciechoesky riporta a -8 i padroni di casa ma Archie con sei punti in fila ammutolisce il pubblico inchiodando una schiaccia nba-style. Torino come in tutte le partite casalinghe trova la forza per rimontare grazie a Gergati (10 punti nell rimonta), ma Pozzecco gioca il jolly inaspettato, facendo entrare Soragna dopo 35 minuti di panchina, a causa del quarto fallo di Portannese.

Torino va avanti con la forza di nervi più che con la tecnica grazie al clima infuocato ma dall’altra parte Benevelli spezza ogni velleità regalando ai suoi punti e rimbalzi d’attacco a ripetizione. L’alley-hoop Mays-Archie sembra chiudere i conti ma Amoroso e Gergati hanno una fiammata e riportano a -6 lo svantaggio.

Lo stesso Gergati segna la bomba del -3 (72-75) e dopo la palla persa sanguinosa di Archie tenta la tripla del pareggio che farebbe esplodere il Ruffini ma la fallisce e dall’altra parte l’inesorabile Mays spara in faccia al polacco la bomba del 72-78, che decreta la vittoria degli ospiti. Mays e Soragna non tremano dalla lunetta e così il match si chiude sul 76-82.

Per Torino non sono bastate le super prestazioni di Amoroso (23+9) e Wojciechowsky (17+9): le assenze prolungate di Steele e Mancinelli pesano sulla possibilità di allenarsi con continuità secondo Pillastrini, che si complimenta con i suoi per non aver mai mollato, arrivando però con poca lucidità nel finale. Pozzecco conferma le impressioni del coach della Manital e afferma di aver preparato la partita proprio per sfruttare la fisicità degli Usa Archie e Mays, che hanno chiuso con 20 punti a testa.

Ora per Torino inizia il tour de force che la porterà ad affrontare altre big come Trento e Veroli, mentre Capo d’Orlando, dopo questa vittoria rilancia le sue ambizioni in classifica.

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