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A2 Playoff – Una Casale gladiatoria stende Biella e va 2-0 nella serie

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Tomassini - Casale

Non ha tremato Casale, ritrovatasi all’ultimo momento senza il suo dioscuro Marshall fermato da una botta subita in gara-1. No, non si lasciata intimorire da questa assenza potenzialmente letale, ha serrato i ranghi, si è stretta a testuggine in una formazione compatta e granitica. Non si è fatta buttare giù da un primo tempo di stenti in attacco, compensati da una solidità difensiva eroica, che ha limitato ai soli Raymond e Johnson Kyle le opzioni offensive ospiti. E poi ha cavalcato l’onda, in un secondo tempo teso come il primo ma contraddistinto da quel gioco intelligente, basato sul pungere l’avversario laddove lasci un centimetro di pelle scoperto nella sua armatura, che così tante volte si è ammirato nelle partite del Pala Ferraris. E la coriacea Biella, sorretta dai suoi blackmen, ha dovuto poco a poco lasciare il campo, fino all’ineluttabile epilogo per 76-67. E’ stata una partita simile a gara-1 come andamento, con un altro primo tempo brutto, scorbutico, dove però è cambiato il metro arbitrale rispetto al relativo permissivismo della sfida di due giorni fa. Oggi gli arbitri hanno fischiato, per buona parte dell’incontro, anche i contatti più veniali: obiettivamente incomprensibile la lunga sequela di falli lontano dalla palla sanzionati, ben superiore alla reale fallosità di queste azioni. Le due squadre, complessivamente, hanno commesso 54 falli, con Biella più penalizzata con 31 fischi contro. E proprio ai liberi le due squadre sono andate spessissimo, con Casale molto brava anche con uomini, vedi Amato e Fall, non propriamente precisi in questo fondamentale (27/34 il totale dalla lunetta, 79%), mentre Biella è andata a segno molto meno dalla linea della carità, con 13/17. Guarda caso, grosso modo lo scarto finale.

LOTTA GRECOROMANA O BASKET? – Domanda lecita, visto che dopo un avvio brillante di entrambe le squadre, con un gioco veloce e garibaldino, pur con molti errori come in gara-1 e un sostanziale equilibrio delle forze in campo (10-7 a 5’45”), la partita è entrata nelle sabbie mobili. Desertificazione di azioni pulite, quintetti che sembravano gravati da una forza di gravità doppia quando attaccavano, mani addosso e giocatori appiccicati manco si fossero spalmati addosso il Super Attack. Ramondino deve alambiccarsi parecchio per trovare un assetto adeguato, con Marshall fuori dai giochi parte con Blizzard in quintetto e Natali da 3, mentre sul fronte biellese sta fuori all’inizio capitan Infante, apparso non al suo meglio in questi playoff. Tomassini già a due falli dopo pochi minuti del primo quarto rompe le uova nel paniere a Casale, che deve spendere molto preso Amato. Foga, nervosismo, percentuali basse (a metà, la NoviPiù ha 13/29 dal campo, l’Angelico 12/33), arbitri un po’ nel pallone e pubblico decisamente sopra le righe, pure troppo quando su una rimessa di senso dubbio qualcuno delle prime file arriva a pochi centimetri dagli arbitri. Johnson Kyle gioca meglio delle sfide precedenti, si prende responsabilità e insieme a Raymond tiene avanti Biella, pur con vantaggi minimi. La Junior sta in piedi usando la testa invece che la pancia, recupera in difesa quello che perde in attacco: ha un Fall monumentale, uno e trino (chiuderà con 10 punti, 5 rimbalzi, 3 stoppate, due solo su Chillo), e quando inizia ad andare sotto canestro e a variare il suo gioco, con una serie di ottimi passaggi alto-basso per Samuels e Martinoni, la partita gira. Biella inizia uno sconfortante festival di air ball e violazioni di 24”, Casale come una brava formichina prende in mano il match e chiude il primo tempo sul 36-33.

SUPREMAZIA E BOLGIA – Casale esce dagli spogliatoi con la stessa energia con cui era rientrata (memorabile la corsa saltellante di Ramondino verso il tunnel alla sirena del 20’), da sotto Martinoni porta al 42-35 con un appoggio al tabellone, poi perfeziona un pick’n’roll con Tomassini per il 44-35 e provoca il primo time-out nel periodo di Corbani. Si accende Amato con alcune penetrazioni di mirabile sfrontatezza, Tomassini dà lezioni sull’uso del piede perno. I giovani di Biella sanno solo appoggiare a Raymond, l’unico dal rendimento costante, e a un Johnson Kyle che cala vistosamente alla distanza (comunque sarà top scorer con 21 punti). L’Angelico non sa più cosa fare, non vince un uno contro uno, sotto i tabelloni non c’è, i padroni di casa saltano come cavallette come se avessero le molle ai piedi e annebbiano mente e corpo dei rivali. Non trema la mano degli uomini in rosso quando gli avversari, disperati, li braccano furiosamente e fermano il gioco. Una caccia al gatto col topo, dove il nostro immaginario roditore in canotta NoviPiù vince sempre il duello. Alla terza sirena è 56-44, i quintetti hanno un po’ di regolarità da 2, mentre dall’arco è serata grama per entrambe (1/9 il totale di Casale, di solito molto precisa, 6/24 Biella). Casale si issa sul 72-58, subisce il rientro di rabbia di una Biella che ci mette ardimento ma non precisione né lungimiranza nelle scelte offensive. Sulla sponda casalese, non c’è un giocatore che non sia positivo, dal Giovara rientrato giocoforza nelle rotazioni, al Natali spesso inguardabile nelle conclusioni ma con un cuore grande come la città di Casale tutta. E poi capitan Martinoni sempre presente e sicuro di sé in area (9 punti e 5 rimbalzi), un Samuels protagonista di una delle sue migliori gare giocando anche da ala piccola (doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi, 8 falli subiti, 7/8 dalla lunetta). Finisce in un tripudio di bandiere a scacchi rossoblu, senza che il finale regali grandi patemi a parte qualche pasticcio in rimessa in vista dell’ultimo minuto. Ora i ragazzi di Ramondino vanno a Biella per chiudere i conti: troveranno ben altra Angelico, una squadra che tra le mura amiche sa esaltarsi come poche.

BasketItaly.it MVP: Tomassini spicca di un’unghia su Fall e Samuels, a nostro avviso, perché colpisce come un coltello a serramanico dallo scatto imponderabile quando la palla si ferma nelle sue mani e i compagni guardano a lui come il salvatore della patria. Non spreca un pallone, subisce ben 7 falli, segna 15 punti con 7/7 dalla lunetta, dà 3 assist, prende 3 rimbalzi e perde un solo pallone. I due falli già nel primo quarto potevano deprimerlo, invece ne hanno esaltato le qualità di giocoliere e metronomo.

NOVIPIU’ CASALE – ANGELICO BIELLA 76-67 (15-17; 36-33; 56-44)

Casale: Giovara, Amato 12, Tomassini 15, Natali 6, Blizzard 10, Martinoni 9, Ruiu, Fall 10, Valentini, Samuels 14, Marshall; all. Ramondino

Biella: Johnson Kyle 21, Chillo 5, Laquintana 7, Infante, Lombardi 11, Berti 4, Calabrese, Raymond 16, De Vico 3, Danna, Marzaioli

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