fbpx
Home A2 A2 - Girone Rosso A2 Playoff – La sala stampa di gara-2 di Casale-Biella

A2 Playoff – La sala stampa di gara-2 di Casale-Biella

0

Amato - Casale

Il primo a fare il suo ingresso in sala stampa è l’allenatore biellese Fabio Corbani. Sembra scuro in volto, ma sono soltanto le scorie della tensione vissuta in panchina: “Faccio i complimenti a Casale per avere giocato una partita consistente. Noi, purtroppo, siamo ancora una squadra alla ricerca di un’identità, e oggi abbiamo anche giocato una partita attorno ai 70 punti, per noi completamente inconsueta. Riusciamo a contenere il ritmo e a giocare con calma per larghi tratti di gara, però alla lunga arriva sempre il momento in cui torniamo ad accelerare e ad andare fuori giri. Gara-3 sarà una partita da dentro o fuori, vogliamo riportare qui la serie, confidiamo di crescere ancora da qui a giovedì. Voglio spendere due parole sull’arbitraggio che, sia chiaro, non ha favorito o sfavorito nessuno. Però ho fatto fatica a capirlo. Abbiamo apprezzato il metro arbitrale di gara-1, oggi il tipo di valutazioni era completamente diverso, sono stati fischiati una serie di unchecking che non si sono mai visti. E’ un pasticcio se nell’arco della serie ci sono questi cambiamenti”.

A precisa domanda su cosa stia mancando a Biella in questa serie: “Ci è mancata personalità in gara-1 e gara-2 a Treviglio, manca il leader emotivo, Voskuil, colui che accendeva i compagni. Senza di lui abbiamo una grossa mancanza a livello caratteriale. Nonostante ciò, abbiamo fatto un altro piccolo step rispetto a gara-1 e credo che faremo un altro miglioramento in gara-3. Non siamo riusciti a trovare un altro realizzatore come Voskuil, abbiamo Johnson Kyle che è un ragazzo splendido e si sta impegnando tantissimo, ma non posiamo essere gli stessi di quando c’era Alan. Gara-3 dipende molto da noi, come lo è stato gara-3 di Treviglio. Noi in casa siamo più coraggiosi, ed era così anche l’anno scorso. Siamo determinati a migliorare ancora, vedremo che partita uscirà”.

Marco Ramondino arriva tutto sudato e un po’ “sconvolto”, se ci passate il termine, a parlare ai giornalisti. Dissimula a fatica uno sguardo da bimbo felice e, davanti ai microfoni, ritrova il consueto aplomb: “E’ stata una partita bellissima, dal mio punto di vista, con più qualità rispetto a gara-1. E altrettanto dura: i quintetti sono scesi in campo con un livello di atletismo, fisicità e durezza che era difficile immaginare alla fine di una stagione regolare dove si non erano avute con continuità questo tipo di partite. Siamo molto contenti di questa partita, siamo soddisfatti per l’aspetto emotivo, perché contenere le loro motivazioni non era facile, anche a livello probabilistico vincere due volte in casa di fila non era tanto scontato. Non c’è stato tempo per lavorare sugli adeguamenti, anche a partita in corso siamo riusciti a far maturare alcuni aspetti tecnici che non avevamo provato, ma ci hanno detto bene. Amato? Per noi è un giocatore molto importante, la giovane età non conta, per me è un giocatore come tutti gli altri. Se lo trattassi da giovane perderemmo molto tempo per la sua crescita. Vedete questi capelli bianchi? Me li ha fatti venire lui. Bisogna cambiare mentalità sui ragazzi della sua età: a 21 anni non si è giovani, si è giocatori. Ruiu, a 18 anni, è un giocatore. Lui, Valentini, lo stesso Amato, magari non sono giocatori pronti, ma sono giocatori. Amato ha dei limiti, però ha coraggio, affronta i suoi limiti attuali a viso aperto. L’assenza di Marshall? Jermaine voleva giocare a tutti i costi, quando gli ho detto che non giocava mi ha risposto “Are you serious?”. Non so se sia recuperabile per giovedì. Se l’ematoma sarà in regressione, prenderemo in considerazione l’idea di farlo giocare. Come ha pesato sulla partita? Quanto conta per Casale giocare senza di lui? Questa è una squadra che ha già affrontato questo tipo di avversità, il mio gruppo ha compiuto un grosso percorso di crescita passando anche da momenti duro come questo, ed era giusto che invece di stare a guardare com’era in grado di correre Marshall e magari rischiarne la salute, si dessero ulteriori possibilità a ragazzi che hanno dato tanto durante l’anno. Non credo pesi in maniera particolare l’aver giocato senza Jermaine, e non penso possa avere un particolare valore a livello mentale il successo senza un elemento così importante. La squadra, già prima della partita, era in uno stato psicofisico buono. La partita di Biella giovedì? Dovremo riuscire a portare anche al Pala Biella la durezza mentale che abbiamo in casa. E’ una parte del nostro percorso di miglioramento che dobbiamo ancora intraprendere: io sono molto contento della mia squadra, vedo ogni giorno miglioramenti, vedremo se anche da questo punto di vista riusciremo a essere all’altezza. Giocare a Biella è difficile, c’è un tifo vero, quando Biella fa dei parziali ti travolge proprio un’ondata di entusiasmo, percepisci la forza del loro pubblico. Noi dovremo essere bravi a reggere l’urto di una situazione tanto difficile”.

Per Torino non sale nessun giocatore a parlare, per Casale arriva Samuels, uno dei migliori in campo: “Ho avuto più difficoltà nella prima partita, dove ho avuto problemi di falli, oggi ci tenevo a fare bene e a riscattare la prova difficile del primo match. Sono soddisfatto della mia stagione finora, anche se non ho giocato ancora come mi aspettavo: però c’è ancora abbastanza tempo e vedremo cosa riuscirò a dimostrare. Stasera siamo stati molto duri in difesa e, non essendoci in squadra nessuno che abbia manie di protagonismo, tutti danno il loro contributo senza lamentarsi, così possiamo essere sempre molto compatti. Cosa servirà fare a Biella per chiudere questa serie? Dobbiamo stare concentrati e non mollare mai, stare attenti a ogni dettaglio e non perdere mai la presa sulla partita”.

© BasketItaly.it – Riproduzione riservata