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A2 Gold – Trieste contro Barcellona: chi ha più voglia di salire ancora?

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 Sigma Barcellona, Giovanni PerdichizziPer il turno infrasettimanale della 18ma giornata del torneo di A2 Gold, è in programma al palatrieste mercoledì 21 gennaio alle ore 20.30, la sfida tra i padroni di casa giuliani e gli ospiti della Sigma Barcellona.

 

Entrambe reduci da vittorie ma con stati d’animo abbastanza diversi, Trieste e Barcellona si troveranno di fronte per raggiungere una vittoria che potrebbe essere molto importante per le due realtà.

I Siculi sbarcano a Trieste con l’entusiasmo di chi ha fermato la capolista e soprattutto con una relativa tranquillità societaria dopo il rischio di sparizione delle settimane a cavallo delle Feste natalizie.

Schiarita societaria arrivata con l’aiuto determinante dello sponsor Canditfrucht, da tutti attesa ma non del tutto indolore. Quel periodo di incertezza ha causato diverso malumore tra i giocatori, tanto che un paio, Borra e Kelley hanno scelto di lasciare la Sicilia alla ricerca di altri ingaggi. E così il roster a disposizione di Perdichizzi si è accorciato in modo sensibile, tanto che ora le rotazioni si fermano a sette uomini.

Ciònonostante, grazie alla ritrovata serenità generata dalla salvezza societaria e ad un quintetto dove il talento di certo non manca, la squadra siciliana ha avuto la forza di battere, finalmente a casa propria al rinnovato Pala Alberti, nientepopodimeno che la Verona blasonata e capo classifica.

Shepherd, Da Ros, Maresca, Garri rappresentano ora come ora l’asse portante di questa squadra, a Spizzichini, Fiorito e Marchetti, Perdichizzi chiede dei minuti di qualità in modo che il rendimento del quintetto non cali con la loro presenza sul parquet. Shepherd, ala canadese che sfiora i due metri, è molto temibile dalla distanza e riesce a dare anche una buona mano a rimbalzo, Da Ros, ex velenoso domenica scorsa, è il classico nr 4 con presenza importante nel pitturato e potenziale pericolosità dalla distanza, Garri un concentrato di fisico, esperienza e tecnica ha la responsabilità di tenere botta sottocanestro, Maresca un esterno di mestiere e sostanza. In definitiva una buona squadra, ottima se accanto a questi elementi vi fossero un paio di uguale talento. In ogni caso, i Siciliani arrivano a Trieste consapevoli della loro forza, consci del fatto che una vittoria allontanerebbe definitivamente i fantasmi dei play out, facendoli avvicinare invece alla zona dei play off.

E son proprio i play off l’argomento del giorno a Trieste. I ragazzi di Dalmasson hanno raggiunto il traguardo della salvezza, grazie anche alle altrui vicissitudini, ma soprattutto in virtù di un girone d’andata pressochè perfetto, in relazione alle proprie potenzialità. Ora si tratta di vedere se i giocatori biancorossi sono pronti a salire ancora e se invece dall’ascensore che porta al paradiso dell’off season, è tempo di scendere.

Dalmasson vede i suoi giocatori stanchi mentalmente e reputa difficile mantenere questo insperato settimo posto a meno che i suoi non migliorino o che la società non gli regali un rinforzo. E la stessa società sembra voglia valutare un intervento sul mercato proprio dopo l’esito della sfida contro Barcellona. Se Trieste dovesse vincere forse vi sarà un nuovo arrivo per rinforzare il roster a disposizione di Dalmasson.

Trieste, ormai lo sanno anche i sassi, poggia molto del suo potenziale offensivo sul duo Tonut- Holloway, mentre gli altri sono delegati al ruolo di comprimari con licenza di uccidere. Domenica scorsa questo onore è toccato a capitan Carra , risolutivo nel quarto finale e decisivo contro Veroli. Su Grayson ormai non vi sono molte aspettative, su Candussi e Marini si attendono decisi miglioramenti, Prandin e Mastrangelo si dividono il ruolo di guastatori con qualche freccia offensiva in grado di far male. A Coronica va sicuramente la palma di generoso ad honorem, per completarsi come giocatore dovrebbe lavorare di più sulla mentalità offensiva da ritrovare dopo gli infortuni in serie che lo hanno colpito gli anni scorsi.

Il risultato finale della sfida, più che dalla tattica, dalla tecnica, sarà deciso probabilmente dall’approccio alla gara, chi avrà più cuore, più testa, più sangue nello sguardo, avrà anche l’opportunità di conquistare la posta in palio. Ed è per questo che formulare un pronostico appare quanto mai arduo: Trieste ha dalla sua il fattore campo, la serenità di un obiettivo raggiunto ed una panchina più lunga, dalla sua Barcellona ha l’entusiasmo ed un tasso tecnico e di esperienza sicuramente superiore. Ma solo il campo ci dirà se questo basterà per far scendere Trieste dall’ascensore dei play off.