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A2 Gold- Partita chiave a Torino: Agrigento per blindare i playoff e certificare la crisi della Manital

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 PMS MANITAL TORINOCorsi e ricorsi storici li chiamava Giambattista Vico, filosofo illuminista. A distanza di un anno, la Manital si trova a dover fronteggiare una crisi che coinvolge società, giocatori e allenatore: nel 2014 Pillastrini, dopo la sconfitta in Coppa Italia, fu vicinissimo all’addio dopo polemiche che dallo spogliatoio finirono sui giornali.

Quest’anno invece è toccato a Bechi essere messo sulla graticola dopo il passo falso in Coppa Italia e quello, l’ennesimo in trasferta, contro Trieste, squadra che si è dimostrata più affamata e vogliosa sin dalla contesa iniziale. Il coach ex Biella, dopo un confronto con la squadra avuto alla ripresa degli allenamenti, sembra essere stato confermato, ma una sconfitta, che sarebbe la seconda consecutiva in casa (5-5 il bilancio nel 2015), contro Agrigento, potrebbe determinare l’esonero del coach toscano. I nomi dei “possibili” sostituti che girano sono quelli di Andrea Mazzon e Marco Crespi.

Tuttavia battere la neopromossa Moncada Agrigento non sarà per nulla semplice: insieme a Trieste e Casale è la sorpresa del campionato, in piena zona playoff e con una striscia vincente di cinque vittorie nelle ultime sei partite.

Inoltre all’andata i Siciliani hanno vinto per 91-83 dominando la partita sin dal primo quarto, concluso in vantaggio per 25-13, grazie alle superprestazioni dei due americani Williams e Dudzinski (49 punti in due).

Per il centro Dudzinski è stata la miglior prova stagionale, con 25 punti (7/7 da due) e 32 di valutazione, ben lontana dalla propria media stagionale (10.3) e nell’ultima partita è rimasto in campo per soli sedici minuti, non partendo neppure in quintetto.

Tutto il Palaruffini guarderà invece, forse con un po’ di nostalgia, l’ex capitano Evangelisti, che anche quest’anno si sta confermando ottimo tiratore e uomo squadra come pochi altri in Legadue Gold.

Torino necessita di una scossa, che può arrivare dai suoi leader, Giachetti, Mancinelli e Rosselli. Il play ex Milano all’andata ha disputato la peggior partita stagionale (zero punti in sedici minuti) e avrà sicuramente voglia di rivalsa. La mancanza di idee chiare in attacco è sembrata lampante a Trieste ed anche da questo profilo il suo contributo sarà fondamentale. Anche da Ian Miller ci si attende una prestazione ed un maggior coinvolgimento, sempre che non venga limitato dai falli.

In difesa invece, la principale preoccupazione sarà quella di evitare i rimbalzi offensivi, visto che a Trieste Candussi e Holloway hanno messo in notevole difficoltà Fantoni e i suoi compagni di reparto.

Alcune delle conseguenze di un’eventuale sconfitta per Torino sono già state evidenziate ma non la più grave, quella di rischiare di rimanere fuori dalle prime quattro posizioni, che permettono di evitare l’incrocio con le squadre di Silver al primo turno playoff.

Per Agrigento invece si tratterà di proseguire il tour de force inaugurato la scorsa settimana con un’ottima vittoria contro Biella e che la porterà ad affrontare dopo Torino, altre due corazzate come Brescia e Ferentino: una vittoria non solo “blinderebbe” l’accesso ai playoff ma potrebbe iniziare a far sognare i tifosi di Agrigento.