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A2 Gold – La “strana” domenica di basket tra Casale Monferrato e Napoli

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Marco Calvani - Riccardo Esposito - Stefano Scotto di LuzioC’è una strana aria attorno alla gara di domenica tra Casale Monferrato e Napoli. Non ci sono le tipiche sensazioni che precedono una partita di pallacanestro o, perlomeno, queste sono celate dietro una coltre di nubi che poco hanno a spartire con percentuali di tiro, assist e rimbalzi. Sono nubi grigie che faticano a diradarsi.

Quelle partenopee hanno cominciato ad addensarsi una decina di giorni fa, poco prima del match contro Trieste, quando sono saltati fuori i mancati pagamenti nei confronti dell’ex coach Cavina. Le spettanze sono state successivamente saldate, ed hanno reso possibile il tesseramento di Andrea Traini, ristabilitosi dall’infortunio al ginocchio ed ora finalmente utilizzabile a pieno titolo.

Il cielo però si è fatto ancor più minaccioso durante la settimana, quando si è parlato di crisi societaria, con il possibile disimpegno dell’AD Fabio Muro e della sua famiglia, circostanza ha trovato una parziale smentita da parte del diretto interessato. Nelle dichiarazioni apparse sul quotidiano “il Roma” ha precisato di aver «sempre creduto nel progetto» e di non aver «mai manifestato l’intenzione di uscire dall’Azzurro Napoli Basket». Una tempesta in un bicchiere d’acqua, dunque? Non proprio, infatti non è tornato il sereno perché nella stessa intervista Muro ha parlato di «scarse risposte della città», di «stanchezza» e della speranza che «nuovo investitore si faccia avanti per il futuro del basket a Napoli». Se, a tutto questo, si aggiunge una pesantissima situazione infortuni e risultati sportivi inferiori alle attese, si comprende del perché il cielo resti plumbeo sopra le teste della Givova.

Anche tra le fila della Junior Casale la condizione fisica non è al massimo. Blizzard è fermo ai box per una distorsione alla caviglia, mentre Butkevicius non sta forzando durante gli allenamenti, per un problema al ginocchio operato nella passata stagione. Aleggiano, poi, sulla tutta la cittadina piemontese, la rabbia e l’indignazioneper il pronunciamento della Corte di Cassazione sulla vicenda Eternit, che ha sancito la prescrizione del reato di disastro ambientale, ribaltando le sentenze dei precedenti due gradi di giudizio. Una situazione che non ha nulla a che fare con il basket giocato ma che, ovviamente, non mancherà di pesare sull’atmosfera del PalaFerraris. Volendo restare invece confinati alle vicende del parquet, la JC arriva carica dell’entusiasmo per la vittoria sul campo di Veroli, con un percorso di stagione che recita un 5-3, esatto opposto della Givova, e una classifica che la vede issata nella terza piazza, in compagnia di Torino, Agrigento e Mantova. Alla verve offensiva di Marshall – quasi 20 di media per l’esterno statunitense – i piemontesi aggiungono solidità in difesa e a rimbalzo. Qualità in grado di creare seri problemi agli uomini di Calvani, spesso incappati in troppi palloni persi e usciti perdenti dalla lotta sotto i tabelloni per la conquista dell’arancia. L’ex di turno è Matteo Malaventura, che sarà certamente celebrato dagli sportivi di Casale Monferrato, per le magnifiche stagioni trascorso in rossoblu.