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A2 Gold – l’ambizione di Torino contro la “voglia” di Trieste

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 PMS Torino -Succoso posticipo, lunedì sera al PalaRuffini, inizio 20.30, tra la blasonata Torino e la soprendente Trieste, posticipo resosi necessario per dar spazio al Gran Prix  internazionale di  Fioretto Fie-Trofeo Inalpi, che vedrà protagonista, tra gli altri,anche una certa Valentina Vezzali.

I due quintetti,dunque, si ritroveranno sul prestigioso parquet di PalaRuffini con un giorno di riposo in più da gestire, forti di una serie positiva di due partite, con la speranza di allungare la striscia vincente per rimpolpare una classifica che, specie per i triestini, ad oggi risulta soddisfacente.

Torino, costruita per la promozione senza troppi se e senza troppi ma, lamenta ancora l’assenza pesantissima di Mancinelli, praticamente out dall’inizio del torneo ma nonostante ciò, tra le mura amiche vanta percorso netto, avendo battuto nell’ordine, Napoli,Brescia, Forlì e Jesi, mentre fuori porta il cammino è stato più incerto, visti i rovescio doloroso nel  derby perso con Biella, e le nette sconfitte con Trapani e Fermentino.Da questi stop scaturisce una classifica buona ma non ottima che vede i Piemontesi già costretti ad inseguire le dirette rivali per la promozione, Verona in primis.

Ma il momento per spiccare il volo sembra buono, in virtù di un calendario non certo proibitivo fino al match importantissimo contro gli Scaligeri, in programma all’ultima di andata.

Ma prima c’è da archiviare la pratica Trieste, compito non impossibile ma neppure troppo agevole per gli uomini di coach Bechi.

Memori del doppio, e clamoroso,aggiungiamo noi, rovescio patito lo scorso campionato contro i Giuliani, Amoroso e compagni faranno bene a non trascurare troppo la banda di ragazzacci di Dalmasson.

I più discoli del gruppo sono Holloway, miglior giocatore di ottobre della Lega e serio candidato riprendere il premio anche per novembre e Tonut, il miglior Italiano di questo scorcio di torneo.Entrambi viaggiano sul ventello a partita, con l’ala forte statunitense che aggiunge, bontà sua, quasi 14 carambole a serata condite con due stoppate.Non male.

Ma Trieste non finisce qua.Prandin, Carra(match winner incredibile lo scorso anno al PalaRuffini), Mastrangelo ed i due giovani lunghi italici , Candussi e Marini sono bombe ad orologeria pronte ad esplodere in modo imprevisto che possono cambiare il corso della partita con delle scosse telluriche potenzialmente devastanti per gli avversari. Non si annunciano con medie spaventose, sono tutti sotto la doppia cifra media ad allacciata di scarpa, ma la loro estemporaneità potrebbe risultare pericolosa.

Grayson merita un discorso a parte; deludente il suo inizio di stagione, appena mitigato con delle prestazioni al limite della sufficienza, sono in molti a giurare, all’interno dello staff biancorosso, che prima o poi il piccolo folletto,tra le altre cose in settimana alle prese con un forma influenzale, esploderà. Torino spera non succeda proprio lunedì prossimo.

Completano il roster due prodotti dell’infinito vivaio triestino, Coronica, fermo in settimana per i postumi di una botta al fianco e Fossati, due marines, utili soprattutto in fase difensiva.

A questa armata che doveva ricordare quella sgangherata di “Brancaleoniana” memoria e che invece è stata capace di sorprendere più di qualche addetto ai lavori, la squadra di casa oppone una corazzata, appena scalfita dall’infortunio di un grande della lega quale è Mancinelli.

Agli onori delle cronache, spesso è salito in questo inizio campionato, l’esterno americano Lewis; preciso al tiro, eccellente pure nelle triple, praticamente una sentenza a cronometro fermo, risulta essere anche il miglior rimbalzista della squadra, un all around che segna 21 punti abbondanti a partita, considerato da molti uno dei migliori stranieri del campionato .Accanto a lui non si può fare a meno di non sottolineare lo splendido torneo di cui si sta rendendo protagonista il lungo Fantoni, che ne mette 12 ad alzata di palla, con percentuali dal campo da tiro libero,80% (praticamente le stesse tenutea suo tempo  da un certo D.Dawkins,giocatore indimenticabile per i tifosi di Torino e non solo) , tira meglio con l’uomo addosso che non a cronometro fermo, ove vanta, si fa per dire, un onesto 69%.Sottocanestro giostra un’altra vecchia conoscenza del campionato, quell’Amoroso che in questo contesto rappresenta una sicurezza: anche per lui 12 a serata con percentuali più modeste ma con una pericolosità perimetrale che Fantoni non possiede.Sono loro tre i cardini dell’attacco della Manital; l’altro Americano la guardia Davion Berry, appena ora sta capendo la realtà di questo campionato, e dopo un inizio balbettante ha iniziato a produrre cifre interessanti rendendosi così oltremodo utile alla causa: pericolosetto dalla distanza accumula 10 punti a partita.

Completano il roster gli esperti e non certo privi di “numeri” ed esperienza, Gergati, ed i due ex Veneziani, Rosselli e Giacchetti, gente a cui non manca di certo la capacità di leggere le partite e nel caso indirizzarle verso la via della vittoria.

Torino, quindi, dovrà stare attenta a non sottovalutare la squadra ospite, cercando di sfruttare l’indiscusso vantaggio, in fatto di talento ed esperienza,che vanta nei confronti della squadra biancorossa, tentando di limitare, per quanto possibile, Tonut ed Holloway e di lasciare fuori dal match  sin dall’inizio Grayson, che potenzialmente potrebbe essere molto pericoloso se riprendesse  fiducia nelle sue qualità, specie per quel che riguarda il tiro pesante.

Trieste, da canto suo, ha argomenti seri da spendere per quel che riguarda la panchina, più lunga di quella Piemontese, e dovrà impostare giocoforza la partita sul ritmo sperando che le percentuali al tiro tengano in vita la gara sino ai secondi finali.Secondi finali che hanno sorriso a Trieste l’anno scorso, gettando nello sconforto le ambizioni di Torino. Ma il passato oggi conta poco..