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A2 Gold – Calvani: “Settimana complessa, vincere è il meglio che potevamo fare”

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DSC_0909Napoli vince in volata una partita contrassegnata dalle tante indisponibilità per entrambe le formazioni. Ovviamente i due allenatori nella sala stampa sottolineano quanto il gioco sia stato influenzato dalle assenze di giocatori chiave.

Morea si rammarica del risultato e delle difficoltà derivanti dalle assenze di Fultz, Amoroso e Jefferson. «Eravamo consapevoli delle rotazioni molto corte a nostra disposizione e ci siamo dovuti adattare. Ci siamo ritrovati con Gaddefors e Landi subito gravati di due falli e Napoli che ha speculato sull’assenza dei nostri lunghi. Abbiamo dovuto adattarci ad un gioco estremamente perimetrale, date le assenze, infatti al termine dei quaranta minuti il numero di assist è ridotto rispetto al solito. Peccato non avere conquistato i due punti ma sono contento perché i ragazzi hanno dato il massimo, non potevo chiedere di più».

Calvani, si sofferma non solo sull’andamento della gara, ma anche sulle problematiche  societarie che Napoli sta vivendo. «Settimana estremamente complessa, la vittoria era la miglior cosa che potesse capitarci per chiuderla. Sapete le difficoltà che abbiamo nell’allenarci, nelle ultime 3 settimane, non abbiamo mai lavorato a ranghi completi. Nella mattina che ha preceduto la gara pensavo di disporre di una squadra, poi mi sono ritrovato Ganeto con la febbre, Sabbatino che aveva problemi di stomaco ma ha stretto i denti e si è messo a disposizione e Jackson che all’ultimo non ha giocato. Non so quale sia la situazione di JJ, dovrà decidere la società, faccio l’allenatore e lavorerò con quelli a disposizione. Tengo a precisare che ho avuto la disponibilità del club a guardare sul mercato per coprire le posizioni rimaste vacanti dopo gli addii di Spinelli e Metreveli. È un bel segnale, significa che non si vuole smobilitare e che si può andare avanti in maniera attiva in questa seconda parte di stagione». Il coach della Givova Flor do Cafè è poi tornato a parlare della gara, soffermandosi sui singoli. «Traini sta crescendo lentamente, è al lavoro da otto settimane e non può ancora essere al massimo. Deve, purtroppo, abituarsi a convivere con il dolore, come gli hanno detto i medici. Un bravo a Traballesi, è riuscito ad avere un impatto positivo, in un contesto non semplice. La rimessa di Brooks? È tutta farina del suo sacco, lo schema prevedeva la ricerca di Brkic, perché era l’ultimo ad aver segnato dalla lunetta pochi secondi prima ed anche il giocatore più grosso e difficilmente anticipabile. Non direi mai ad un mio giocatore di fare una rimessa del genere perché nove volte su dieci si trasforma in una palla persa».

Infine una riflessione sull’esclusione di Forlì. «Perdiamo due punti in classifica. Credo che si debba rivedere qualcosa dal punto di vista del regolamento. Non è possibile trattare nella stessa maniera l’eventualità che una squadra si ritiri dopo poche giornate – conclude il tecnico degli azzurri – e il caso di Forlì, avvenuto ad una giornata dal termine del girone d’andata».

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