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A2 Gold – Agrigento vince la sfida, ma Napoli gioca quaranta minuti di “cuore e dignità”

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 Givova NapoliSi comincia dall’applauso finale che i 1000 del PalaBarbuto hanno voluto tributare ai 6 uomini della Givova Flor do Cafè scesi sul parquet. Non importa che alla fine la vittoria sia sfuggita via per un nonnulla, i tifosi napoletani hanno giustamente premiato una squadra che ha messo in campo coraggio e voglia di dimostrare che è formata da uomini veri, al di là di tutte le vicissitudini societarie. Mai sconfitta è stata accettata con più serenità, segnale che il pubblico vorrebbe solamente la certezza di un futuro per il basket a Napoli.

Purtroppo quanto accaduto finora fa presagire il contrario ma, almeno, la squadra ha dato prova di grandissima dignità. Ed ha giocato una partita vera tanto da creare molte difficoltà ad Agrigento, che alla fine l’ha spuntata grazie ad un pizzico di lucidità in più, garantita dalle maggiori rotazioni a disposizione. E non poteva essere altrimenti per Napoli, priva anche di Brooks oramai prossimo a dare l’addio definitivo alla sua avventura partenopea. Napoli sarebbe potuta crollare quando, dopo un avvio a tutto gas che l’ha vista addirittura condurre nel punteggio, in prossimità dell’intervallo si è ritrovata con uno scarto di 11 lunghezze da recuperare. Il timore di tutti, addetti ai lavori e non, era quello di non avere più una partita al rientro dal riposo lungo, con Agrigento che avrebbe potuto disporre della Givova a suo piacimento. Invece i 6 di Calvani non hanno mollato e, trascinati da un Brkic da 24 punti, hanno colmato il gap rimanendo sempre attaccati ai siciliani. Alla fine la differenza l’hanno fatta i particolari: qualche palla persa di troppo e l’imprecisione ai liberi per i padroni di casa, quel briciolo di lucidità garantita da più forze fresche a disposizione per gli ospiti. Poi chissà, se il sottomano di Traini, a due minuti dalla sirena finale, fosse entrato invece di morire sul ferro forse il lieto fine sarebbe arrivato. Ma stavolta i due punti, che vanno ad Agrigento, non contano. Contano quei minuti dopo il 40′, con l’abbraccio tra la squadra e i suoi tifosi. La speranza, flebile, è che durante la prossima settimana possa finalmente arrivare qualche notizia positiva. Chiudere i battenti, per l’ennesima volta con la stagione ancora in corso, quella sì che sarebbe una vera sconfitta. Difficile, se non impossibile da digerire.

 

BasketItaly.it MVP: i sei uomini della Givova Flor do Cafè scesi in campo. Nel 99% dei casi il most valuable player premia un appartenente alla squadra vincente. Nei pochi casi residui, dovrebbero essere le statistiche a supportare la scelta. Stavolta tocca a tutti quei ragazzi che sono scesi sul parquet, nessuno escluso, che hanno giocato e lottato su ogni pallone. Alla fine sono stati sconfitti dal risultato ma la dignità che hanno dimostrato li ha resi comunque vincenti.

Givova Flor do Cafè Napoli – Moncada Energy Group Agrigento 61-69 (18-20; 36-44; 51-50)

Givova Flor do Cafè Napoli: Malaventura 6; Allegretti 13; Sabbatino 3; Ganeto 8; Traini 7; Brkic 24; n.e. Bianco, Traballesi, Esposito e Testa. All. Calvani.

Moncada Energy Group Agrigento: Vai; Evangelisti 8; Williams 15; Chiarastella 3; De Laurentiis; Saccaggi 15; Piazza 12; Udom 8; Dudzinski 8; n.e. Portannese. All. Ciani.

Arbitri: Boninsegna, Ceratto e Capurro.

Punti quintetto: Napoli 58; Agrigento 46.
Punti panchina: Napoli 3; Agrigento 23.
Tiri da 2: Napoli 12/25 48%; Agrigento 21/43 49%.
Tiri da 3: Napoli 9/26 35%; Agrigento 5/22 23%.
Tiri liberi: Napoli 10/18 56%; Agrigento 12/15 80%.
Rimbalzi: Napoli 33 (5 offensivi); Agrigento 36 (10 offensivi).
Palle perse/recuperate: Napoli 20/6; Agrigento 10/11.
Assist: Napoli 11; Agrigento 6.
Usciti per falli: Dudzinski e Williams.

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