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A2 girone ovest: i commenti in sala stampa di Biella-Siena

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 Niccolò De Vico, Biella

Al termine dell’incontro, che ha visto Biella primeggiare su Siena per 91 a 85, i due coach hanno così commentato la prestazione dei propri ragazzi:

Coach Michele Carrea: “Abbiamo giocato il miglior basket della nostra stagione affiancato però al peggiore. Fortunatamente avevamo un vantaggio tale che ha pesato lo sforzo e i falli spesi da Siena per recuperare, permettendoci alla fine di recuperare la partita. Dobbiamo essere contenti per i due punti però purtroppo abbiamo visto ancora una volta una partita con un black-out. Non tutti sono uguali, stavolta non è stata una questione di non fiducia, e del resto sarebbe ridicolo non aver fiducia in se stessi quando si è avanti di 20, però è vero che non riusciamo a fornire prestazioni solide per tutti i quaranta minuti. Abbiamo dimostrato che quando giochiamo una pallacanestro solida per quaranta minuti siamo più che competitivi in questo campionato, quando non lo facciamo siamo disastrosi. Riguardo a Hall, a parte il fatto che ha giocato gli ultimi due quarti con una generosità e un altruismo incredibili, ha avuto un tratto centrale un po’ sfumato ma poi nel finale ci ha dato quel di più che ci ha permesso di vincere”.
La Torre, invece, in guardia, quando è connesso per noi sia un patrimonio tale che dobbiamo approfittarne. Oggi mi sembrava che fosse assolutamente in partita, un bella gara di Andrea”.
Non escludevo di chiudere una partita come questa con una rotazione a 7, poi anche a causa dei falli qualcosa in più ho dovuto fare, ma credo che il blocco fosse di origine mentale, tanto che nella fase finale abbiamo recuperato lo svantaggio e vinto, quindi non era un problema fisico”.

Coach Alessandro Ramagli: “Diciamo subito che ha vinto chi ha meritato di più, noi ci abbiamo provato, l’abbiamo rimessa in piedi quando sembrava persa dimostrando che in questo campionato se ci credi la puoi sempre riaprire, anche quando sei sotto di 20. Purtroppo non abbiamo avuto la stessa convinzione nell’approccio alla gara, ora tra 72 ore c’è un’altra partita, dobbiamo resettare tutto e ripartire. Più che mancanza di concentrazione io parlerei di personalità, il nostro ruolino di marcia parla chiaro ma non è facile giocare una partita come questa dove i tuoi avversari sono all’inferno e devono uscirne. Conta il vissuto cestistico di ognuno, stasera ad esempio è uscito fuori un giocatore giovane come De Vico che però ha alle spalle diversi campionati di livello e stasera ha giocato come un veterano, cosa che ai nostri non è riuscita. D’altronde siamo una squadra giovane, nuova per dieci decimi, servirebbe una maturità che stasera non abbiamo dimostrato come quando, pur avendoci lavorato in settimana, abbiamo lasciato la mano sinistra di Ferguson libera di fare quello che voleva. Parlarne, spiegare è una cosa, non è che un allenatore non si accorga di certi particolari, poi in campo la faccenda è ben diversa”.

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