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A2 Girone Ovest – Casale-Reggio Calabria all’insegna della sofferenza e dell’incertezza

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de nicolao, casale UNA BEN STRANA BEFANA – Sarà anche un giorno di festa quello dell’Epifania, ma nel match che chiuderà il programma della prima giornata di ritorno ad Ovest non tira un’aria piacevolissima su ambo i fronti. Si gioca alle 19.30, orario inusuale, né pomeriggio né vera sera, e sarà l’occasione per continuare a sognare, come sta facendo Casale da inizio anno e con un po’ di fatica nelle ultime settimane, oppure per darsi finalmente un vero scrollone dalle parti dello stretto. Lì, l’atmosfera è tesa da inizio stagione, proprio da quello scivolone inatteso all’esordio contro la Novipiù, capace di passare negli ultimi secondi di gara 61-62.

GIOIA E PREOCCUPAZIONE – In Piemonte, l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia di A2 è stato vissuto con legittimo orgoglio, perché anche quest’anno – ed è un po’ il leit-motiv di queste due ultime stagioni – Ramondino sta spingendo a risultati impensabili i suoi ragazzi, che secondo i pronostici di molti addetti ai lavori avrebbero dovuto remare nelle acque limacciose del fondo classifica per l’intero campionato. I fatti hanno reso giustizia a un collettivo dai talenti sottovalutati – su tutti il Bray cecchino vistosi ben poco a Trapani l’anno precedente – in grado di esaltarsi nel corpo a corpo e nella difesa a oltranza, marchio di fabbrica del coach ex-Veroli. La parte conclusiva del girone d’andata, fra piccoli acciacchi che a turno hanno messo i bastoni tra le ruote a molti elementi del roster, ha messo in luce una flessione di rendimento dei rossoblu, oltre a qualche disagio nel vivere stabilmente ai piani alti. La sconfitta di Agrigento, ma soprattutto le brutte prestazioni di Agropoli e Roma, gare conclusesi con scarti onorevoli grazie a buone reazioni d’orgoglio nei finali, hanno messo a nudo limiti noti, ben occultati finora e coi quali bisognerà tornare nuovamente a fare i conti, per non rimanervi vittima da qui alla fine del girone di ritorno. L’infortunio di Martinoni è stato una tegola pesante, e non poteva essere altrimenti, viste le caratteristiche tecnico-tattiche uniche del capitano e il suo carisma. È di oggi la notizia che, dopo aver saltato le gare contro Casalpusterlengo e Roma, a causa della lesione al polpaccio destro già riscontrata il centro di origine varesina dovrà stare lontano dal campo almeno altre due settimane, col timore che il periodo in infermeria possa ulteriormente allungarsi. Gioverà quindi a tutta la squadra la pausa dovuta all’All Star Game, utile a ricaricare le batterie e ritrovare la forma smarrita da circa un mese.

GRANDE DECADUTA – Difficile capire se, per i padroni di casa, sia un vantaggio o uno svantaggio quello di affrontare una squadra come Reggio Calabria che, ad oggi, rappresenta la delusione più forte del girone e probabilmente dell’intera A2. Partita con grandi ambizioni e nomi di rilievo nelle sue file, la Viola si è ben presto scontrata con una realtà molto scorbutica, quella di aver dato eccessiva fiducia a giocatori in declino e di non aver quindi capito che la semplice collezione di nomi dal buon passato non sarebbe bastata contro rivali di pedigree inferiore, ma costruite con maggiore logica. I conti sono sembrati sbagliati già in avvio, e anche i cambi in corsa – la risoluzione contrattuale di Ghersetti, Mordente fuori rosa, l’arrivo di Freeman e Robbins – non hanno dato i frutti sperati. Tra una sfuriata già passata agli annali di Youtube del presidente Giusva Branca, la cacciata e richiamata dell’allenatore Giovanni Benedetto, ci sono state finora poche note positive per i calabresi, aggrappati finora a un Roberto Rullo che, nel disastro generale, sta facendo segnare ottimi numeri: 15.1 punti e 3.1 assist di media, che ne fanno il miglior realizzatore della Bermè. Magro il bilancio in trasferta della Viola fino a questo momento: 2-5 nel girone d’andata, conclusosi con un’altra prestazione offensiva molto povera in quel di Rieti (68-59). Casale, al di là delle difficoltà di questo particolare momento stagionale, arriva alla sfida forte di una sola sconfitta al Palaferraris su sette gare, maturata peraltro contro la capolista Scafati. Centrale, visto il vuoto al centro lasciato da Martinoni, il ruolo di Crosariol sotto canestro: il lungo veneto sullo stretto sta viaggiando a 10.9 punti col 70% da 2 e 5.6 rimbalzi. Dalle sua mani potrebbero passare palloni cruciali per sollevare Reggio Calabria dal fondo classifica.

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