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A2 Girone Ovest – Casale a Barcellona per scongiurare il rischio playout

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Giovanni Tommassini, Casale La speranza è l’ultima a morire, ma a Barcellona sanno di avere oramai pochissime chance di rimanere in A2: 6 punti di distacco dal penultimo posto, che significherebbe l’aggancio ai playout, sono un distacco quasi incolmabile quando mancano soltanto quattro giornate al termine. Considerando inoltre che delle ultime nove gare La Briosa ne ha vinta una sola, alla penultima giornata in casa contro Rieti. Il morale non è quindi dei più alti per i siciliani, che anche dopo il cambio di allenatore non hanno svoltato e ora aspettano soltanto la matematica certezza della retrocessione. Non senza lottare, va detto, perché in cinque casi le sconfitte sono arrivate per 7 o meno punti di distacco, pur al cospetto di squadre nelle zone alte della classifica come Siena (vincitrice al Palaestra per 98-91), Tortona (uscita indenne dal Palalaberti per un soffio, 66-65) e Ferentino (78-71 per i frusinati in Sicilia). E visto che la squadra è viva e ha in David Loubeau un centro di grosse qualità, che sta viaggiando a 17.4 punti + 6.8 rimbalzi di media, Casale farebbe bene a stare vigile, vuoi per le difficoltà del periodo, vuoi perché proprio sotto le plance la situazione appare tutt’altro che rosea. Ancora una volta, l’ennesima, l’armata di Ramondino si presenta in campo in condizione rivedibili e col fardello di diversi giocatori alle prese con dolori e problematiche più o meno importanti. Assente Johnson per l’infortunio alla mano occorsogli due settimane e mezzo fa, Bray, Tomassini e Martinoni arrivano all’appuntamento domenicale in uno stato fisico precario. Tutti e tre sono stati infatti tenuti a riposo precauzionale nell’amichevole non ufficiale giocata contro Bergamo mercoledì. La Novipiù, visto il trend negativo, più che guardare a playoff a questo punto ardui da raggiungere, ha bisogno di tranquillizzarsi per la spinosa questione dei playout, distanti ora solo 4 punti. Uno spettro che si pensava mai si sarebbe potuto materializzare, ma lo scivolamento dal quarto posto dell’andata all’attuale nono in coabitazione con altre tre squadre impone realismo e piedi per terra. All’andata finì 95-50, in una partita dominata in lungo e in largo dalla Junior: ora i tempi sono cambiati e si assisterà probabilmente a una gara scorbutica e molto tesa. Sfida da bassifondi, purtroppo, però questo è ciò che passa il convento ultimamente ed entrambe non possono fare altro che accontentarsi e lottare per gli obiettivi oggi raggiungibili. Palla a due alle ore 18 al Palalaberti.

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