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A2 girone Ovest: Biella-Trapani vissuta dai coach

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 Michele Carrea, Biella

Dopo la bella vittoria di Biella su Trapani di ieri sera, ecco le dichiarazioni in sala stampa dei rispettivi coach.
Michele Carrea si presenta con il suo vice Francesco Viola ed esordisce così: “Amo la coerenza, avevo detto che i momenti importanti, nel bene e nel male, vanno condivisi e quindi lascio la parte tecnica a Francesco che condivide con tutti i noi il lavoro di tutta la settimana”.

L’assistente coach Viola parla in questi termini della partita: “Dovevamo affrontare il miglior attacco del campionato, in teoria la partita doveva prendere una piega difensiva per limitare il loro potenziale. È andata in modo leggermente diverso ma nonostante ciò posso dire che è stata comunque la difesa a fare la differenza, sopratutto nel secondo tempo. La spinta in attacco è derivata dalla nostra buona difesa, dall’aver limitato il post alto di Renzi, anche se poi magari altri giocatori, penso ad esempio a Viglianisi, hanno fatto più di quello che ci aspettavamo. Anche in questo aspetto abbiamo però saputo rispondere allo stesso modo, ed ovviamente il pensiero va a Marco Venuto che ha fatto molti più punti del solito. Riguardo alla difficoltà iniziale arrivavamo da quindici giorni senza partite e riprendere il ritmo di gara non era semplice. Nella prima parte abbiamo dovuto ritrovare la nostra coesione difensiva, la pausa ci era rimasta addosso perchè in allenamento è difficile riprodurre la tensione della partita. La svolta è stata quando ci siamo resi conto che gli attacchi non erano inceppati per nessuna delle due e noi abbiamo saputo difendere quei 4-6 punti di vantaggio che eravamo riusciti a conquistare”.

Una domanda a coach Carrea: sei d’accordo sulla bella parabola sportiva di Venuto, arrivato qui da decimo giocatore ed ora capace di tenere il campo da protagonista?
“Credo che sia quasi stufo lui per primo dei complimenti che gli abbiamo fatto qui e che posso ripetere ora. Preferisco parlare di un altro giocatore, Ariel Svoboda, anche lui stasera ha dato un contributo importante. Noi intendiamo la pallacanestro come un percorso, non è un discorso di pozioni o magie, a meno di chiamarsi Mike Hall. Mi piacerebbe che questo modo di intendere il basket venisse condiviso da tutti perché è un modo che fa bene al basket. Essere al settimo posto in classifica da soli può essere un arma a doppio taglio, ogni stagione è fatta di piccoli nemici da combattere, se prima era la sfiducia ora potrebbe essere l’appagamento. Le valutazioni le faremo alla fine del percorso, non parlerò di play-off, l’obiettivo era, è e rimane quello della salvezza”.

Il coach ospite Ugo Ducarello: “Complimenti a Biella che ha fatto una partita di grande energia. Credo che anche noi abbiamo interpretato bene la gara, sopratutto i primi 13-14 quando siamo andati avanti anche di 12 punti. Poi ci siamo innervositi, pensando troppo ad altre cose e collezionando palle parse, dodici nel solo primo tempo, davvero troppe. La gara si è messa poi punto a punto, noi siamo stati attenti nella difesa su Ferguson limitandolo per lunghi tratti e pensando ai tiratori di Biella come Pierich, De Vico e Saunders. Con queste scelte alla fine si doveva ‘battezzare’ qualche giocatore, noi abbiamo pensato a Venuto pur con tutto il rispetto che questo giocatore merita e lui è stato decisivo con i suoi tiri da tre. L’ho detto alla squadra, la colpa di questo è mia perchè è stata una scelta. A Venuto nel finale si è aggiunto Ferguson che ha fatto canestri impossibili e questo ha fatto la differenza”.

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