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A2 girone Ovest: Biella-Omegna la sala stampa

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 Niccolò De Vico, biellaAl termine della gara di ieri, che ha visto l’Angelico Biella capitolare sotto i colpi di un’agguerrita Paffoni Omegna, i rispettivi coach hanno commentaro la prestazione dei loro ragazzi in questi termini.

Michele Carrea: “Per prima cosa ritengo doveroso ringraziare il nostro pubblico per la meravigliosa cornice che ci ha regalato e che doveva essere per noi uno stimolo per una prestazione assolutamente migliore. Purtoppo non siamo stati all’altezza del loro desiderio di raggiungere un obiettivo fortemente voluto perchè nell’ultimo trittico di partite abbiamo smesso di essere quelli che eravamo nei precedenti due mesi. Dobbiamo capire il perchè di questa cosa e sentirla come una responsabilità, ognuno di noi, quantomeno per imparare a non ripetere gli stessi errori quando dovessimo ritrovarci nella stessa situazione. Dobbiamo tatuarci questa responsabilità nel petto o in qualche altro posto dove faccia un po’ male perchè non ce la dobbiamo dimenticare. Questa è la riflessione che mi sento di fare, abbiamo staccato la spina e non siamo più riusciti a riattaccarla e non abbiamo giustificazioni per questo, Nel finale paradossalmente, secondo me, eravamo scarichi perchè sovraccarichi, abbiamo cercato di arrivare pronti a questa partita ma la tensione messa è stata canalizzata in modo sbagliato, siamo arrivati contratti, non siamo riusciti a produrre la nostra energia e quello che avevamo preparato. Io credo che quando non sei pronto produci delle reazioni, dai gas e trovi delle accellerate, poi però torni giù. Ma non voglio scusanti per questa partita, non voglio cercare alibi anche se alleggerirebbero il peso nella mia testa. Questa squadra ha giocato l’80 per cento delle partite in casa che venivano definite di vita o di morte, anche se per altri obiettivi. Quindi ha sempre gestito bene la pressione. Questa era una pressione diversa, abbiamo staccato la spina come nei quarti decisivi giocati contro Reggio Calabria, Tortona e poi stasera. Non abbiamo gestito in modo giusto l’euforia del dopo Scafati, quella vittoria in casa della prima in classifica che aveva sancito la nostra salvezza”.
Coach Filippo Faina: “Nelle nostre previsioni sapevamo che Biella in casa ha un’aggressività ed una velocità fuori del comune, ed allora volevamo aggredirli prima di essere aggrediti. Devo dire che i miei giocatori l’hanno fatto bene davanti ad un grande pubblico ed in un bellissimo palazzetto, certo l’aggressività non porta con sé tanta lucidità ma abbiamo saputo trovare le risorse e vincere con le armi di Biella che peraltro, non appena abbiamo mollato tanto così, ci ha subito rimontato. Poi siamo stati bravi a riaprire quel gap che i nostri avversari avevano appena chiuso ed a quel punto devo dire che siamo stati lucidi e bravi nel ritrovare solidità per portarla fino alla fine. Il mio scopo era riportare la squadra ad un livello mentale tale da acquisire quella serenità necessaria ad affrontare quella che tu chiami lotteria e che io chiamo schifezza, che non ha nessuna valenza sportiva e non capisco perchè le società continuino ad accettare. I playoff sono stati inventati per vedere all’opera i grandi giocatori nei momenti decisivi, le grandi squadre ed anche i grandi giornalisti. I play-out onestamente non li considera nessuno, dovrebbe bastare un campionato a stabilire chi ha fatto male al punto da dover retrocedere”.
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